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Questo articolo è stato pubblicato il 29 aprile 2014 alle ore 19:18.
L'ultima modifica è del 29 aprile 2014 alle ore 21:12.

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«Domani presentiamo la riforma della Pa e molte misure faranno discutere, dalla giustizia amministrativa alla licenziabilità dei dirigenti». Per questi ultimi saranno previsti «premi di produzione variabili». Mentre a tutti i cittadini: «sarà dato un Pin che permetterà l'accesso alla Pa». Lo ha detto il premier Matteo Renzi nella registrazione della puntata di Porta a Porta che andrà in onda stasera. Quanto agli 85 mila esuberi indicati dal commissario Cottarelli tra i dipendenti della Pa, Renzi ha parlato di «cifra teorica». E ha assicurato: «Non licenziamo». Dal punto di vista normativo sono previsti «due atti normativi diversi», ma nel Cdm fissato domani alle 16 non ci sarà nessun decreto, solo la «presentazione dei contenuti», ha spiegato Renzi. Poi il premier ha ironizzato sulla difficoltà dell'impresa: «La cosa più difficile che possiamo fare è cambiare la pubblica amministrazione e lì non ci basta nemmeno la Nasa, forse i Marines». Sul fronte delle imprese ha annunciato: «Domani mattina vedo il ministro Guidi per parlare del taglio della bolletta energetica». E infine ha chiosato: «Vado avanti, se non riesco mi fanno fuori politicamente».

Dirigenti licenziabili, ridotto spazio sospensiva dei Tar
«Domani presentiamo i provvedimenti che noi proponiamo per la riforma della Pa. Molte misure faranno discutere, dalla giustizia amministrativa alla licenziabilità dei dirigenti», ha spiegato Renzi. Per esempio, la riforma «cambierà il meccanismo della sospensiva» davanti ai Tar. «Io non discuto del fatto che dobbiamo avere una grandissima attenzione alla legalità nelle gare. Ma la premessa per garantirla è la semplicità delle norme. Noi abbiamo messo una norma di riduzione dello spazio della sospensiva», ha aggiunto il premier .

A dirigenti premi produzione variabili
Inoltre per il premier «non sarà possibile che il premio di produzione aumenti con l'indennità e a prescindere dai risultati e dalla situazione del paese», ha incalzato Renzi, che ha indicato un obiettivo: «beccare i fannulloni e farli smettere, dando un premio a chi non è fannullone, incentivando gli scatti di carriera e magari lo stipendio».

Un pin a ogni cittadino, mai più code
La riforma della Pubblica amministrazione introdurrà inoltre per i cittadini una «identità digitale», il che vuol dire «dare a tutti un Pin» che permetterà l'accesso ai servizi della Pa. Un Pin «che vuol dire mai più code per un certificato e non pagare più in un certo modo la bolletta».

85mila esuberi è cifra teorica, non licenziamo
Quanto agli 85 mila esuberi tra i dipendenti della Pa, indicati dal commissario alla spending review Carlo Cottarelli, Renzi ha parlato di una «cifra teorica», assicurando: «Non faccio gli esuberi del povero dipendente, nessuno verrà licenziato perché il governo ha da tagliare. I dipendenti non li dobbiamo far lavorare di meno, ma di più».

Privatizzare municipalizzate può essere soluzione
Sempre sul fronte spending review, il premier ha spiegato così come convincere i Comuni a ridurre il numero delle municipalizzate: «Ai comuni che si comportano in modo poco serio gli chiudi il rubinetto, perchè non vale che uno virtuoso deve pagare anche per quello spendaccione. Privatizzare le municipalizzate? Può essere una soluzione, a Firenze l'ho fatto».

Sicuro dei 15 mld per coperture taglio cuneo 2015
Quanto alle coperture 2015 per rendere il taglio Irpef strutturale, Renzi ha ostentato assoluta sicurezza sul reperimento dei fondi necessari: «Sono più convinto dei 15 miliardi del prossimo anno che degli ottanta euro che già sono in busta paga», ha detto. Poi ha definito «profondamente sbagliata» la posizione dell'Anm che ha criticato il limite a 240 mila euro per gli stipendi dei magistrati.

A fine anno crescita Pil più vicina a 1% che non a 0,8
Renzi si è poi detto sicuro che le riforme avviate consentiranno a fine anno una crescita superiore alle previsioni: «Siamo talmente rigorosi e seri che a fine anno saremo molto più vicini all'uno» per cento di crescita del Pil «che non allo zero virgola otto».

Il 2 maggio sbloccati 244 milioni per la scuola
Con riferimento agli interventi di edilizia scolastica nell'agenda del governo, il premier ha poi annunciato lo sblocco di 244 milioni: «Il 2 maggio firmiamo un atto per la scuola e nel decreto sblocchiamo 244 milioni dal patto di stabilità».

Finché dicono giudici, cancro impossibile riforma giustizia
Allargando il discorso Renzi ha assicurato che «c'è uno spazio grande per riformare la giustizia», partendo «dalla giustizia civile». Quanto alla responsabilità civile dei magistrati «già c'è, con una procedura molto complicata. Abbiamo molti margini di lavoro» ma «finché i toni saranno da derby ideologico e da campagna elettorale» non ci potrà essere «nessun intervento sulla giustizia», «non finché ci sarà chi dice che la magistratura è un cancro».

Rispetto opinioni Berlusconi, ma sentenze si rispettano
Renzi ha specificato di non pensarla sulla giustizia come Berlusconi. «Rispetto le sue opinioni. Ma rispetto, chiedendo lo stesso rispetto, le sentenze della magistratura. Si possono rimettere in discussione? Non commento e le rispetto», ha aggiunto il premier.

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