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Questo articolo è stato pubblicato il 30 aprile 2014 alle ore 08:11.
L'ultima modifica è del 30 aprile 2014 alle ore 10:05.

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Washington - Il vasto mercato degli Stati Uniti è ancora una miniera inesplorata per tanta parte del Made in Italy. E il compito deve essere oggi quello di arrivare al cuore del Paese, quelle regioni dove la crescita è spesso più forte, senza limitarsi alle piazze note quali New York o Los Angeles.
Il vice ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda, a Washington per incontri con l'amministrazione Obama e il Congresso sul negoziato commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea, vede opportunità significative per le imprese italiane.

«Gli Stati Uniti sono un mercato gigantesco, una miniera sfruttata solo in modo superficiale», afferma. « Il nostro obiettivo deve essere la conquista dell'America profonda, dove è maggiore la differenza tra le potenzialità e la nostra presenza. Penso al Texas». Calenda, in vista del semestre della presidenza italiana dell'Ue che inizierà a luglio, alza il tiro anche sul negoziato commerciale. Sposa un atteggiamento che definisce ottimista e realista allo stesso tempo, che si propone di favorire passi avanti verso un accordo di libero scambio transatlantico - la Transatlantic Trade and Investment Partnership (Ttip) finora vittima di alti e bassi diplomatici - che considera di grande vantaggio per l'Italia.

«Il Ttip attraversa una fase cruciale e occorre non perdere l'occasione, cercare di ottenere risultati anche parziali», dice, su terreni cruciali che vanno dalle tariffe, alle regolamentazioni e all'accesso ai mercati. Questa sera il vice ministro, nel suo incontro forse di più alto profilo, vedrà il rappresentante commerciale della Casa Bianca, Mike Froman. Intanto ha incontrato esponenti del Congresso, delle commissioni impegnate sul Ttip, tra i quali ha riscontrato un atteggiamento generale di sostegno all'accordo, più positivo rispetto invece al patto commerciale asiatico che ha comunque sofferto frenate durante il viaggio appena concluso da Barack Obama in Giappone e Corea.

Calenda, nella sua visita che durerà fino al primo maggio, è accompagnato dal vice direttore generale di Confindustria, Daniel Kraus, e dai vertici delle principali associazioni di settore italiane. È inoltre affiancato da una delegazione di BusinessEurope guidata dal suo presidente Emma Marcegaglia. Tra gli altri suoi appuntamenti, Calenda ha presentato l'Italia come opportunità di investimento a una platea di aziende e finanziarie americane, parte di uno sforzo per attirare "capitali di crescita" anche verso imprese di piccole e medie dimensioni. E parteciperà a due seminari sul Ttip, sugli aspetti politici e sulle ricadute sul manifatturiero, ai think tank Csis e Peterson Institute.

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