Presidenza Ue, scende in campo l'Italia. Da Craxi a Prodi, ecco la storia dei nostri semestri europei
Dal 1° luglio l'Italia ritorna alla guida della Ue: venerdì 9 maggio, anniversario della dichiarazione Schuman del 1950, si celebra la "Giornata dell'Europa", a breve seguirà l'annuncio del logo e del programma del semestre. Mancherà però l'evento mediatico finale della presidenza - il vertice dei capi di Stato e di governo in Italia - che adesso si svolge sempre a Bruxelles - Cronologia europea
di Piero Fornara
4. Firenze, 21-22 giugno 1996: Prodi e Ciampi preparano l'entrata dell'Italia nell'euro
Afp
Nel primo semestre 1996 è ancora il turno dell'Italia alla guida della presidenza europea. Il 29 marzo al Lingotto di Torino (governo Dini) si apre la conferenza intergovernativa per la revisione del Trattato di Maastricht. Firenze ospita invece il vertice conclusivo del 21-22 giugno alla Fortezza da Basso (capolavoro dell'architettura militare del Rinascimento, adiacente al centro storico, trasformata in polo fieristico e congressuale dopo un lungo restauro). I leader europei raggiungono un accordo sulla vicenda della "mucca pazza" (encefalopatia spongiforme bovina): il governo di Londra accetta l'abbattimento di quattro milioni di bovini in quattro anni.
A Firenze il governo italiano è guidato da Romano Prodi, che due mesi prima aveva vinto le elezioni con la coalizione dell'Ulivo. Il nuovo presidente del Consiglio, insieme con il superministro dell'Economia Carlo Azeglio Ciampi, avevano subito annunciato l'obiettivo di dare al paese stabilità politica ed economica per far rientrare l'Italia nei criteri di convergenza, necessari per la partecipazione alla moneta unica sin dall'inizio. La lira rientrerà infatti nello Sme (il Sistema monetario europeo allora vigente) il 25 novembre 1996, con il cambio di 990 Lire per 1 marco tedesco, due anni prima della data del 1° gennaio 1999 (come richiesto dal Trattato di Maastricht).
Per la nostra cronaca, pochi giorni prima dell'appuntamento europeo al Lingotto di Torino, ai giornalisti del «Sole 24 Ore» vengono assegnati i primi telefoni cellulari Tacs (senza copertura di rete per l'estero). Eravamo però ancora "all'anno zero" per l'arrivo di internet in Italia: nei kit distribuiti alla stampa, sia a Torino a fine marzo che a Firenze in giugno, si trovavano infatti tutti i numeri utili di telefono e di fax, ma nessun sito web, né indirizzo e-mail. Un (timido) riferimento alla rete ci sarà invece nella cartella stampa del vertice europeo di Dublino in dicembre, a chiusura del semestre irlandese: «Internet access points are also available». Ovviamente con modem a 56 Kb.
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