Presidenza Ue, scende in campo l'Italia. Da Craxi a Prodi, ecco la storia dei nostri semestri europei

Ansa

Bisogna attendere il secondo semestre 2003 per una nuova presidenza italiana. Dopo le elezioni del maggio 2001 era tornato al governo Silvio Berlusconi alla guida di una coalizione comprendente Forza Italia, Alleanza nazionale, Lega e i cattolici di centrodestra di Ccd e Cdu. Pur avendo nominato alla Farnesina una personalità nota per esperienza internazionale e convinzioni europeiste come l'ex direttore della Wto Renato Ruggiero, il governo Berlusconi in più di una occasione – come al momento della nascita dell'euro, il 1° gennaio 2002 - non nasconde il suo euroscettismo (anche per i dubbi sulla moneta unica del leader della Lega Umberto Bossi e del ministro delle Finanze Giulio Tremonti). Quando Ruggiero non ottiene le garanzie richieste sulla politica europea del governo e si dimette, Berlusconi assume un lungo "interim", prima di nominare Franco Frattini alla guida del ministero degli Esteri.

Intanto, per cercare un rilancio dell'iniziativa europea, veniva scelta la strada di convocare una Convenzione, presieduta dall'ex capo dello Stato francese Valéry Giscard d'Estaing, incaricata di redigere un Trattato costituzionale. Avviata a fine febbraio 2002, la Convenzione consegna ufficialmente alla presidenza italiana il 18 luglio 2003 la bozza della nuova Costituzione. Berlusconi convoca i leader europei il 4 ottobre all'Eur di Roma per esaminare il progetto di Trattato costituzionale. Durante la conferenza intergovernativa, nella sede dell'Eur è particolarmente attiva – anche con la stampa - la Turchia, che cerca di abbreviare i tempi per la piena adesione di Ankara alla Ue (ma il seguito degli eventi sarà diverso).

Il 1° maggio 2004 dieci altri paesi dell'Est e del Sud Europa (Cipro, Malta, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Slovenia) entrano a far parte dell'Unione, che sale così a 25 membri. In giugno il Consiglio europeo di Bruxelles approva il progetto di Trattato che istituisce la Costituzione europea. La firma avviene in Campidoglio a Roma il 29 ottobre 2004, come i Trattati del 1957. Ma l'anno dopo la Costituzione verrà respinta per referendum prima in Francia e poi in Olanda. Per "salvare il salvabile" si farà il Trattato di Lisbona, firmato nel 2007 ed entrato in vigore il 1° dicembre 2009.