Un anno fa il giaguaro da smacchiare, oggi l'anatema a gufi e sciacalli. Così il Pd di Renzi cambia il linguaggio
La comunicazione dei democrats sta evidenziando molte novità rispetto alla campagna di poco più di un anno fa quando alla guida c'era Bersani: attenzione agli slogan e ai messaggi con l'obiettivo di dettare l'agenda politica invece di subirla
di Marco Cacciotto
7. Europee, il Pd dal giaguaro alla caccia a gufi e sciacalli / Addio slogan rassicuranti, sì alla scelta di campo
È ancora presto per capire se la sua strategia avrà successo o meno, ma è sicuramente un cambio di prospettiva rispetto alla campagna di Bersani che non è riuscita a far diventare "l'Italia Giusta" un elemento di mobilitazione. Non è un caso che la maggior parte dei messaggi di mobilitazione abbia un taglio negativo, che tende a dividere gli elettori tra un noi e un loro, chiedendo "una scelta di campo". Da tempo Grillo e Renzi si sono scelti come avversari (quanto a Berlusconi, se vorrà tornare in gioco dovrà trovare un messaggio forte) e si contendono una fetta dell'elettorato che prende in considerazione entrambi i loro partiti. Renzi e Grillo sanno bene che il successo o l'insuccesso sarà il frutto della loro capacità di mobilitare quella fetta considerevole di elettori che hanno due opzioni predominanti: votare per loro o astenersi.
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