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Questo articolo è stato pubblicato il 06 maggio 2014 alle ore 13:43.

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(Ansa)(Ansa)

Genny ‘a Carogna "fa tremare il calcio italiano", titola Le Monde. L'immagine di quest'uomo tatuato, appollaiato sui cancelli dello Stadio Olimpico di Roma, con indosso una maglietta che chiede la liberazione di un tifoso del Catania – Antonino Speziale – in carcere per l'assassinio dell'ispettore di polizia Filippo Raciti, fa vergognare l'Italia nel mondo. "L'orgoglio per l'Italia sprofonda mentre gli ultras prendono il comando", è il titolo del New York Times, che sottolinea il "momento umiliante per il calcio italiano e per l'Italia tutta".

Il suo vero nome è Gennaro De Tommaso, è "il capo autoproclamato" del gruppo dei tifosi del Napoli dei Mastiffs, spiega Le Monde, "è lui il boss del calcio italiano", Genny ‘a Carogna.
È con lui che il capitano del Napoli, lo slovacco Marek Hamsik, è andato a "parlamentare" per "ottenere il diritto di disputare la partita", riferisce il corrispondente del quotidiano francese, Philippe Ridet. "Sotto un diluvio di petardi e di bombe carta che hanno ferito parecchi steward e un pompiere, ha intimato ai suoi uomini di far tacere le loro grida di vendetta". Il prefetto di Roma ha assicurato, "senza convincere", che non c'è stato alcun negoziato con gli ultras del Napoli.
Le Monde conclude con una bordata al calcio italiano: nessuna squadra è arrivata ai quarti di finale della Champions League e la Juventus è stata eliminata in semifinale dall'Europa League dal Benfica. "Il calcio italiano è così", ha commentato l'allenatore della Fiorentina, Vincenzo Montella. "Certi giocatori preferiranno andare a giocare altrove". Per le Monde, "Genny ‘a Carogna può assaporare la sua amara vittoria".

La cronaca di Jim Yardley sul New York Times descrive come "l'immagine più cocente" quella del "codice primitivo" con cui Mr. De Tommaso, "leader" degli ultras del Napoli, "sospettato di legami con la criminalità organizzata", seduto sui cancelli di sicurezza, "ha alzato le braccia per calmare i suoi seguaci", mentre il Primo ministro e altri "stavano seduti passivamente nella sezione Vip".
"L'immagine del calcio italiano, e dell'Italia, proiettata internazionalmente è stata disastrosa", ha detto al Nyt Andrea Monti, direttore della Gazzetta dello Sport. "E' stato uno dei punti più bassi del calcio italiano. C'era un intero esercito di autorità italiane che hanno assistito a queste cose in modo impotente".
"L'hooliganismo nel calcio è un problema diffuso in Europa, anche se negli ultimi anni in molti Paesi le autorità lo hanno efficacemente represso", osserva il New York Times. E aggiunge: in Italia, molti analisti dicono che le autorità non hanno mai affrontato appieno il problema.

Il Nyt racconta che i tifosi del Napoli nello stadio stavano diventando sempre più irrequieti, fino all'incontro tra De Tommaso, Hamsik e la polizia. Riferisce che il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha negato che la polizia avesse chiesto al leader degli ultras il permesso per far cominciare la partita. Invece, i poliziotti hanno detto di avere dato un aggiornamento sulle condizioni del tifoso ferito e di avere comunicato a De Tommaso che la partita sarebbe presto cominciata. Da parte sua – continua il Nyt - anche De Tommaso ha negato di avere fatto accordi con la polizia. Ha detto che Hamsik era venuto "per rassicurarci sulle condizioni del nostro amico". "Non abbiamo minacciato nessuno e non abbiamo mai detto di non giocare la partita", ha affermato De Tommaso in un'intervista al Mattino. "Non avremmo mai il potere di farlo".
Ma per il direttore della Gazzetta dello Sport, Monti, quello che conta "è lo spettacolo mostrato al mondo": il fatto che il capitano del Napoli abbia dovuto dare il messaggio poiché la parola della polizia sulle condizioni del tifoso ferito apparentemente non bastava. "Spero che quello che è successo sabato svegli qualche coscienza", ha detto. "Ma non sono ottimista".

"Colpito ancora una volta dalla violenza negli stadi, il calcio italiano medica le sue ferite. Il mondo politico transalpino promette di prendere delle misure per lottare contro questo flagello", scrive Le Figaro, sottolineando l'indignazione verso i tifosi violenti.
Ieri El Pais scriveva che la violenza alla finale della Coppa Italia è "lo specchio della situazione d'incertezza che vive il Paese". "Il negoziato di Hamsik con ‘a Carogna", ha evidenziato il quotidiano spagnolo, "ha fatto vergognare la nazione".

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