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Questo articolo è stato pubblicato il 08 maggio 2014 alle ore 07:33.
L'ultima modifica è del 08 maggio 2014 alle ore 09:05.

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(Corbis)(Corbis)

Se il boom delle biciclette in città è visibile a occhio nudo, il fenomeno del cicloturismo è un po' più sfuggente, anche se può contare su un trend di crescita che non ha nulla da invidiare al ciclismo urbano. La sempre crescente attenzione che enti locali e strutture alberghiere riservano a chi decide di fare le proprie vacanza in bicicletta ha una ragione molto semplice: i cicloturisti spendono di più dei normali vacanzieri.

Un dato particolarmente significativo in Francia dove, secondo lo studio Atout France, chi fa le vacanza in bici spende tra i 61 e i 75 euro, a seconda che sia stanziale o viaggiatore, contro una media generale di 54 euro. Ma il caso francese non è un'eccezione visto che rispecchia, anche nelle proporzioni, i risultati di diversi studi di settore del mercato turistico.
Il ciclista, dunque, è diventato un cliente molto ambito da alberghi e ristoranti… anche perché, in fondo, la sua benzina è proprio il cibo! In questa prospettiva nasce l'iniziativa Alberga Bici , un network di oltre due mila posti letto, tra hotel, bed&breakfast, ostelli e campeggi, che assicura una serie di servizi a chi viaggia a dorso di bicicletta. Tutte queste strutture sono "certificate" dalla Fiab, la Federazione italiana amici della bicicletta, che le riconosce come ideali per l'ospitalità dei ciclisti.

Un Alberga Bici, per esempio, offre la possibilità di pernottare soltanto per una notte (con l'eccezione del mese di agosto), mette a disposizione gratuitamente un ricovero chiuso sicuro per le biciclette, dispone di mappe cicloturistiche della zona circostante, attrezzi per la riparazione della bicicletta e luoghi adatti per asciugare vestiti e attrezzatura. Infine, dettaglio non da poco, e gradito a qualunque ospite, serve una sostanziosa colazione con alimenti adatti alle fatiche di giornata, come muesli, yogurt, marmellata, miele, frutta e pane fresco.
Quella a marchio Fiab, comunque, non è l'unica "catena alberghiera" specializzata nell'accoglienza dei ciclisti. In Puglia, regione con una spiccata vocazione al cicloturismo, l'Assessorato regionale alla Mobilità ha deciso di lanciare il marchio Bike-Friendly e ha stanziato 80 mila euro a favore di quelle strutture decise a orientarsi nell'accoglienza dei ciclisti. Oltre ai classici servizi di ricovero, officina e lavanderia, alcune degli alberghi pugliesi offrono anche tracce gps da usare con navigatori e smartphone e possibilità di farsi accompagnare nelle escursioni da guide specializzate.

Anche se non esiste un vero e proprio consorzio degli hotel bike-friendly sono le regioni Veneto e Trentino Alto Adige a offrire tantissime possibilità per quel che riguarda il turismo in bicicletta, sia in forma familiare, sia in forma sportiva. A cominciare, ovviamente, dalle Dolomiti dove la grande novità di quest'estate si chiama Supersummer Biking Up www.dolomitisupersummer.com. In pratica è la versione estiva del famoso Dolomiti SuperSki e consiste in un abbonamento che permette di sfruttare anche con la bicicletta la vasta rete di impianti di risalita (più di cento) per portarsi in quota in brevissimo tempo e godersi fantastici panorami e discese mozzafiato. Le valli aderenti all'iniziativa sono dodici, tra cui Alta Badia, Val Gardena, Val di Fassa, Dolomiti di Sesto, Plan de Corones, Arabba Marmolada.

Qui la scelta di hotel e strutture bike friendly è vastissima (attenzione però a non fare confusione con i biker motociclisti, altri ospiti molto coccolati sui passi dolomitici): per questa ragione è nato il sito Bike Hotels che accompagna il turista nella scelta della struttura e della località più adatta in base al tipo di bicicletta. Oltre alle classiche opzioni di cicloturismo, bici da corsa e mountain bike, ci sono anche segnalazioni di strutture specializzate per il freeride e le biciclette elettriche. Tipici di queste zone sono i masi, le abitazioni rurali dell'Alto Adige che oggi offrono spesso ospitalità turistica www.gallorosso.it. Sono oltre 200 i masi bike friendly che mettono a disposizione dei clienti le proprie biciclette e in qualche caso organizzano escursioni guidate da un accompagnatore.

Guardando oltre confine, invece, è la Carinzia una delle regioni più attrezzate per il cicloturismo. Tra le tante piste "storiche", battute anche da molti italiani, la novità è la ciclabile dell'Alpe Adria, un percorso che in poco meno di 400 chilometri collega Salisburgo a Grado. Ad arricchire ulteriormente l'offerta cicloturistica della Carinzia, quest'estate a Villach si svolgerà la prima edizione dell'Alpe Adria Bikefestival , un carosello di eventi, mercatini ed escursioni pensati per gli amanti di qualsiasi bicicletta. Le rive del lago Wörthersee sono una posizione strategica per una vacanza in zona e l'hotel Weissenseeerhof, oltre ai classici servizi delle strutture bike friendly, mette a disposizione dei clienti biciclette di ogni tipo (anche elettriche) per andare alla scoperta dei dintorni.

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