Decreto lavoro, novità e conferme in 18 punti
Un provvedimento di sei articoli, divisi in due capi, uno dedicato agli interventi su contratti a termine e apprendistato; l'altro su misure in materia di servizi per il lavoro, sul Durc, e sui contratti di solidarietà
di Claudio Tucci, Vittorio Nuti
16. Decreto lavoro / Elenco anagrafico lavoratori
La riforma prevede anche l'inserimento in un elenco anagrafico, indipendentemente dal luogo di residenza, dei cittadini italiani, comunitari e stranieri regolarmente soggiornanti in Italia (non più solo delle "persone"), in cerca di lavoro e che intendono avvalersi dei servizi competenti. Lo stato di disoccupazione, necessario per usufruire di alcune azioni di politica attiva, dovrà essere provato attraverso la presentazione dell'interessato presso il servizio competente in qualsiasi ambito territoriale dello Stato (eliminando il ricorso, a tal fine, alla nozione di "domicilio"). Tale comunicazione potrà avvenire anche per mezzo della posta elettronica certificata (Pec). In pratica si punta a rendere immediatamente operativa la Garanzia per i giovani (Youth guarantee) che, per usufruire dei relativi percorsi, richiede che vengano individuati i requisiti della "residenza" e della "contendibilità" del soggetto in modo che i giovani alla ricerca di occupazione possano rivolgersi a un servizio per l'impiego indipendentemente dall'ambito territoriale di residenza.
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