Dal capo autoritario al collega arrivista o finto-amico: gioie e dolori della vita d'ufficio. Che però può migliorare: parola di coach
Dal boss autoritario al collega arrivista, dal finto-amico alla segreteria ipercritica: gioie e dolori della vita d'ufficio. Che però può sensibilmente migliorare, seguendo i (preziosi) consigli di chi se ne intende…
di Betta Andrioli
8. Come sopravvivere a capo e colleghi / Visioni positive e negative

Il rimuginatore si massacra con i propri pensieri, "rovistando" in continuazione su ciò che ha detto il capo oppure ha fatto un altro collega. Questa attività gli fa perdere tempo e lo distrae dalle cose da fare. Con lui è utile minimizzare con ironia sulle sue preoccupazioni, oppure rimandargli cose anche peggiori finché non ne vede il paradosso.
Esiste una versione femminile del rimuginatore, perennemente insoddisfatta di sé e degli altri, perché ha standard troppo alti che diventano una prigione. È la collega ipercritica, un vero osso duro.
«Con lei è una battaglia persa – ne è sicura Tripaldi – bisogna solo evitare di lasciarsi trascinare dalla sua visione negativa e capire che è davvero difficile convincerla che, in realtà, le cose non stanno come dice lei. Potrebbe funzionare (potrebbe…) anticipare la sua visione critica, come per il rimuginatore, in modo tale che sia portata (secondo un meccanismo paradossale) a ridimensionare la negatività.» Tentar non nuoce…
Dulcis in fundo, in ogni ufficio che si rispetti non può mancare il "compagnone organizza-tutto", alleato prezioso per la serenità dell'ambiente dove si lavora. Grazie al suo tocco la cena di Natale o il torneo di calcetto, che organizza con le sue spiccate doti di pr, diventano eventi piacevoli. Unico neo: il troppo "stroppia". «Ma, in fondo – concludono i nostri coach – non c'è bisogno di andare sempre e comunque a tutte le iniziative: ognuno può scegliere quelle che interessano veramente e seguirle con lo stesso entusiasmo del "compagnone" che, ammettiamolo, in fondo è contagioso».
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