Dal capo autoritario al collega arrivista o finto-amico: gioie e dolori della vita d'ufficio. Che però può migliorare: parola di coach
Dal boss autoritario al collega arrivista, dal finto-amico alla segreteria ipercritica: gioie e dolori della vita d'ufficio. Che però può sensibilmente migliorare, seguendo i (preziosi) consigli di chi se ne intende…
di Betta Andrioli
6. Come sopravvivere a capo e colleghi/Arrivisti e insicuri

In ogni ufficio ce n'è sempre uno: stiamo parlando dello scaltro arrivista, quello che non guarda in faccia nessuno, continua imperterrito la sua scalata alla carriera, spesso facendo sgambetti e fregandosene altamente di (tutti) gli altri, anzi mettendoli in cattiva luce a propria vantaggio.
«L'unico modo – secondo Tripaldi – per tenerlo a bada è "chiedere a lui prima che lui chieda a te". Almeno così si eviterà di farsi sfruttare.» Agli antipodi troviamo invece l'insicuro cronico, sempre (troppo) disponibile con tutti, quello che non si sente mai all'altezza delle situazioni e di qualsiasi altro collega. «Questa persona fa tenerezza – spiega il coach Lauria – se non fosse però che la sua insicurezza ha un impatto negativo su tutti, in ufficio. Non si sa mai cosa aspettarsi se lo si lascia solo sperando che tiri fuori "il gigante che è in lui". L'insicuro ha bisogno di essere guidato, deve raccogliere continui feedback positivi, così facendo in breve la sua sicurezza crescerà». Con buona pazienza dei suoi (santi) colleghi.
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