Dal capo autoritario al collega arrivista o finto-amico: gioie e dolori della vita d'ufficio. Che però può migliorare: parola di coach
Dal boss autoritario al collega arrivista, dal finto-amico alla segreteria ipercritica: gioie e dolori della vita d'ufficio. Che però può sensibilmente migliorare, seguendo i (preziosi) consigli di chi se ne intende…
di Betta Andrioli
3. Come sopravvivere a capo e colleghi/Il boss autoritario

Si fa come dice lui, e chi sgarra rischia di "essere fuori" (citando il Briatore televisivo): è il "generale" dell'ufficio, quello che esercita un'autorità (militaresca) assoluta e non ammette repliche.
«Questo è il tipico capitano che, armato di bastone e carota, pensa di poter guidare i suoi uomini in maniera efficace e produttiva. – spiega Stefano Lauria, direttore di Success Unlimited Network – Non si accorge che ormai in ufficio hanno imparato tutti a fare il minimo indispensabile per evitare il bastone! Il problema poi, con un capo così, è che le persone "gestite" non crescono.» Che fare quindi?
«Bisogna riconoscergli autorità – assicura il coach – e così "tranquillizzarlo", ma allo stesso tempo suggerirgli possibili nuovi comportamenti.» Per arginare un boss autoritario meglio anticipare le sue richieste e aggiornarlo periodicamente sul procedere delle attività e sulle soluzioni possibili, facendole passare come sue – per la serie… «scusa, l'ho espresso male ma credo tu abbia afferrato il concetto».
«Un po' come facevano le donne di un tempo nel gestire i mariti autoritari. – sottolinea Tripaldi – Li illudevano che stavano facevano quello che l'uomo imponeva loro, quando in realtà l'idea era tutta al femminile.»
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