Dal capo autoritario al collega arrivista o finto-amico: gioie e dolori della vita d'ufficio. Che però può migliorare: parola di coach
Dal boss autoritario al collega arrivista, dal finto-amico alla segreteria ipercritica: gioie e dolori della vita d'ufficio. Che però può sensibilmente migliorare, seguendo i (preziosi) consigli di chi se ne intende…
di Betta Andrioli
4. Come sopravvivere a capo e colleghi/Il finto amico e il misterioso

Ha sempre la battuta pronta, spesso scherza, e riesce a mettere tutti a proprio agio, facendo (quasi) dimenticare che il capo è lui. Così le persone si rilassano, magari anche troppo. Per non farsi prendere in castagna da un capo così (apparentemente) accomodante, meglio mantenere il tono amichevole e stare sulla stessa linea, favorendo in questo modo la comunicazione, ma evitare di lasciarsi andare a confidenze personali o sfoghi emotivi: con lui (o lei), è fondamentale mantenersi sempre molto professionali.
«Il capo che fa il "finto amico" parte dal presupposto che una relazione amicale con i suoi dipendenti possa permettergli di avere maggiore produttività e profitti – sottolinea Lauria – . I dipendenti però percepiscono, inconsciamente ma a ragione, incongruenza e falsità, vero e proprio veleno sul lavoro. Spetta al subordinato mantenere una relazione amichevole sì, ma distinti gli aspetti amicali da quelli professionali».
Il boss misterioso invece è silenzioso, poco accessibile, non ha mai un'espressione di troppo o uno slancio verso nessuno. È praticamente "asettico". «Questo tipo di persona è convinta che i suoi dipendenti dovrebbero "capire" quello che ha in testa senza dirlo, con la conseguenza che aumentano inevitabilmente problemi e incomprensioni – conclude Lauria –. Un capo "misterioso" viola infatti la più importante linea-guida della leadership: mai dare niente per scontato, e offrire in continuazione buona comunicazione e chiarezza d'intenti». Con un boss misterioso è necessario creare un alto livello di fiducia, e bisogna aiutarlo a comunicare maggiormente: quando si va da lui, meglio portare una lista di tutte le domande da fare, porre questioni brevi e concise in modo tale da avere risposte altrettanto precise ed esaurienti.
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