Notizie SportRitardi importanti per Rodriguez e Quintana dopo la cronometro
Ritardi importanti per Rodriguez e Quintana dopo la cronometro
di Giorgio Squinzi | 10 maggio 2014
Debutto irlandese del 97° Giro d'Italia con la cronometro a squadre di 21,7 chilometri a Belfast e vittoria dell'australiana Orica GreenEdge. Fin qui niente di sorprendente; abbiamo centrato il pronostico. Forse meno scontato era il primo verdetto sugli uomini di classifica che ha già penalizzato, abbastanza pesantemente, alcuni pretendeti alla vittoria finale. Sorridono Rigoberto Uran e Cadel Evans, capitani di Omega Pharma-Quick Step e Bmc, arrivate alle spalle della Orica GreenEdge con pochissimi secondi di ritardo. Distacchi già significativi, invece, per Nairo Alexander Quintana (la Movistar ha accusato una cinquantina di secondi di ritardo da Omega Pharma-Quick Step e Bmc) e soprattutto Joaquin Rodriguez che, con la Katusha, è arrivato nelle retrovie a un minuto e mezzo dai vincitori. Prestazione non esaltante anche per l'Astana di Michele Scarponi e la Cannondale di Ivan Basso. Insomma una prima, forse inaspettata selezione se non altro nelle proporzioni, si è già registrata.
Con la prevedibile vittoria degli australiani dell'Orica Green Edge speravo nella maglia rosa sulle spalle di Ivan Santaromita, ma a tagliare per primo il traguardo è stato il canadese Svein Tuft, un premio dei compagni per festeggiare il suo 37° compleanno. Va benissimo. È giusto così.
L'esordio irlandese mi suggerisce alcune considerazioni sull'opportunità di queste lunghe trasferte. Devo ammettere che sarebbe preferibile un percorso "solo" italiano. La motivazione è semplice: condizioni climatiche instabili (freddo e pioggia a intermittenza) e strade spesso non adatte a questo tipo di corse finiscono per falsare i risultati sportivi e non aggiungere molto allo spettacolo. Ieri a farne le spese è stata la Garmin-Sharp coinvolta in una brutta caduta che ha già messo fuori gara l'irlandese Daniel Martin uno degli specialisti della cronometro e accreditato protagonista del Giro. Davvero sfortunato questo corridore scivolato all'ultima curva della Liegi-Bastone-Liegi e ieri di nuovo coinvolto in un'altra caduta che gli è costata cara.
Oggi sulle stesse strade e con previsioni meteo non favorevoli si correrà la prima tappa in linea di 219 chilometri quasi tutta pianeggiante. Non sono da escludere repliche di problemi e cadute sulla falsariga di quanto si è verificato ieri.