Notizie Sport«Fulmine» Kittel si impone in volata. Michael Matthews nuova maglia rosa
«Fulmine» Kittel si impone in volata. Michael Matthews nuova maglia rosa
di Giorgio Squinzi | 11 maggio 2014
Una fuga di quasi 200 chilometri annullata ad un passo dal traguardo. Per i quattro sfortunati fuggitivi resta solo una grande delusione e così la prima tappa in linea del 97 Giro d'Italia si conferma la solita occasione per i velocisti. La vittoria ha premiato Marcel Kittel che ha trionfato da assoluto dominatore dimostrando di essere il piu forte sprint del gruppo: il tedesco sembrava aver perso la posizione, ma al momento decisivo è riemerso con una volata da campione. Kittel è alla prima vittoria al Giro, ma vanta già quattro successi al Tour de France e uno alla Vuelta. Niente da fare per gli altri velocisti a partire dal francese Nacer Bouhanni che si è dovuto accontentare del secondo posto.
Gli italiani non sono mai sembrati in gara per competere al successo di giornata. Un arrivo sistemato in condizioni piuttosto discutibili e pericoloso con l'ultima curva a soli 270 metri dallo striscione del traguardo. Insomma, una soluzione senza un grande senso tecnico neanche per i velocisti. Anche la seconda tappa ha confermato la mia convinzione sull'inutilità, al di là delle ovvie motivazioni economiche e di business, della trasferta irlandese dove condizioni instabili (se non pessime) del tempo e qualità delle strade non aggiungono nulla allo spettacolo sportivo. Resta comunque l'immagine di molti tifosi e appassionati che hanno accompagnato il Giro in Irlanda.
Lasciatemi uno sfogo; in Italia si sarebbero trovati percorsi e bellezze paesaggistiche senz'altro più interessanti. Per la cronaca la maglia rosa è passata sulle spalle dell'australiano Michael Matthews che l'ha strappata, per effetto del miglior piazzamento, al compagno di squadra della Orica GreenEdge, il canadese Svein Tuft. Con il regolamento in vigore dall'anno scorso il gioco dei piazzamenti è decisivo a parità di tempo per assegnare la maglia rosa. Oggi altra tappa (Armach-Dublino di 187 chilometri) molto simile a quella di ieri con una particolarità; per un'ottantina di chilometri si corre lungo il mare e quindi, in caso di vento, si possono formare i ventagli con tutti i rischi anche per gli uomini di classifica. I big, a cominciare da quelli che nella cronometro a squadre hanno guadagnato qualche decina di secondi sui piu diretti antagonisti, ieri hanno corso molto coperti facendo grande attenzione a non rimanere coinvolti in possibili cadute. Chiusa la tre giorni irlandese dalla prossima settimana si tornerà in Italia e si comincerà a fare sul serio.