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Questo articolo è stato pubblicato il 11 maggio 2014 alle ore 18:27.

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Dalla protesta alla solidarietà. A Taranto oggi sono bastate poche ore dall'arrivo di 380 migranti, soprattutto siriani, per capovolgere in positivo una situazione che rischiava di causare qualche problema. I migranti sono arrivati di primo mattino nel porto mercantile sbarcando dalla fregata della Marina Militare, «Aliseo», il cui equipaggio ha provveduto a recuperarli qualche giorno fa con l'operazione Mare Nostrum.

La scelta di dirottare parte dei migranti a Taranto è stata fatta ieri e in brevissimo tempo si è attivata la macchina organizzativa locale. Fra le strutture scelte dal Comune per l'accoglienza, anche una ex scuola media, la Martellotta, nella periferia della città, attigua però ad una funzionante. Questo ha fatto sì che scattasse la protesta dei genitori dei ragazzi in contemporanea all'arrivo dei migranti, tra cui anche donne e bambini. Stamattina, ad un certo punto, si è temuto che i genitori potessero occupare l'ex Martellotta ostacolando così la sistemazione dei profughi. «Nulla di personale contro chi cerca aiuto - hanno detto -, ma abbiamo timore per la sicurezza e la salute dei nostri bambini che domani torneranno a scuola. Dei migranti che stanno arrivando non sappiamo assolutamente nulla». A preoccupare i genitori, il fatto che i conducenti dei mezzi che hanno trasportato i migranti dal porto ai luoghi di accoglienza, avessero guanti e mascherine sulla bocca.

La mediazione delle forze di polizia, subito accorse sul posto, l'intervento del sindaco di Taranto, Ezio Stefàno, ma soprattutto l'ingresso di alcuni genitori, mamme soprattutto, nei locali della ex "Martellotta" una volta giunti i migranti, ha ben presto chiuso ogni protesta. Alla fine, gli stessi genitori si sono dati da fare per portare ulteriori aiuti ai migranti e ai bambini soprattutto. E al leader della Lega Nord, Matteo Salvini, che in un post su Facebook ha detto che «380 clandestini sbarcati a Taranto verranno gentilmente alloggiati in un ex asilo, in una ex scuola e in una palestra. Ovviamente a spese degli italiani. Dei genitori stanno occupando per protesta la ex scuola. E fanno bene! Avanti così, saremo noi i veri profughi...», il sindaco Stefàno ha così replicato: «L'arrivo e l'accoglienza dei migranti siriani si è svolto in un clima di armonia».

«Tutta l'operazione, pianificata dalla Prefettura e dalla Questura di Taranto - ha aggiunto il sindaco Stefàno -, ha registrato il massimo di collaborazione da parte nostra e degli altri organi sia pubblici che privati. Stamattina ci sono state alcune legittime e comprensibili proteste di cittadini difronte all'arrivo dei migranti in uno dei luoghi individuati per l'accoglienza, l'ex scuola Martellotta, ma poi è bastato vedere con i propri occhi i bambini arrivati a Taranto, è bastato vederli di nuovo sorridere alla vista dei giocattoli, perchè si commuovessero anche coloro che inizialmente avevano protestato. E noi ci siamo commossi con loro». Da parte sua, il comandante della nave Aliseo, il capitano di fregata Massimiliano Siragusa, ha precisato che «nessuna delle persone che abbiamo trasportato presentava condizioni di particolare criticità sanitaria. C'erano solo alcuni casi di persone con uno stato di salute cagionevole che il nostro medico di bordo ha subito provveduto a segnalare al personale del 118 e della Croce Rossa una volta sbarcati a Taranto». Nella città pugliese, secondo quanto si apprende da fonti di polizia, i migranti dovrebbero restare per alcuni giorni.

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