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Questo articolo è stato pubblicato il 13 maggio 2014 alle ore 06:38.
L'ultima modifica è del 19 giugno 2014 alle ore 15:33.

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Lo stop-and-go ai lavori per far tornare a galleggiare la Costa Concordia (causa cedimento di un cassone verificatosi nei giorni scorsi) ha prodotto i prevedibili ritardi. Il rigalleggiamento della nave slitta al 18-20 luglio, data comunicata dalla compagnia Costa Crociere all'Osservatorio Concordia che si è riunito a Firenze. Lo slittamento (inizialmente si parlava di giugno) va a intaccare la stagione turistica dell'Isola del Giglio, dove la nave naufragò la sera del 13 gennaio 2012 (32 morti), dando corpo al rischio di danni economici che il sindaco Sergio Ortelli ha ipotizzato da tempo. Non appena la nave sarà in grado di galleggiare – grazie all'installazione di 15 cassoni sul lato di dritta, che si aggiungeranno ai 15 sul lato di sinistra – dovrà essere spostata dal Giglio e accompagnata nel porto di smantellamento (ancora da decidere), operazione che richiederà qualche giorno di tempo.

I tempi di trasferimento si legano agli interventi da realizzare per ripulire la nave dalle acque interne – 140-159mila metri cubi di acque libere, che funzionano anche da zavorra, più 2.600 metri cubi di acque contaminate da olio combustibile contenuto nelle cisterne – e per i quali Costa ha presentato l'aggiornamento del piano operativo. Secondo la compagnia, «l'integrità dei serbatoi del carburante garantisce tenuta e assenza di sversamento degli idrocarburi residui durante il traino», quindi non ci sarebbe «necessità di intervento». L'Osservatorio ha imposto un'ispezione con un robot per monitorare e valutare la situazione.

Per le acque presenti nei volumi liberi in galleggiamento, invece, il piano prevede l'aspirazione di circa 4mila metri cubi nelle aree con maggiori concentrazioni inquinanti. L'operazione, spiega la direttrice dell'Osservatorio Maria Sargentini, servirà ad alleggerire tali concentrazioni (in particolare ftalati e idrocarburi) in vista dell'inevitabile sommovimento e scambio con acque esterne al momento dell'azione di rigalleggiamento, mantenendo il peso necessario all'equilibrio dello scafo. I vertici di Costa Crociere e del consorzio Titan-Micoperi hanno anche incontrato a Roma il prefetto Franco Gabrielli. A giorni si saprà dove sarà smaltita la nave.
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