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Questo articolo è stato pubblicato il 14 maggio 2014 alle ore 20:20.

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I dirigenti della Cida, manager e alte professionalità per l'Italia, che rappresenta manager pubblici e privati, hanno incontrato i candidati alle elezioni europee, presentando «L'Europa che vogliamo», un documento d'indirizzo che individua le priorità dei manager per l'Europa e le linee di intervento. Con il presidente della Cida Silvestre Bertolini si sono confrontati Ines Caloisi (Scelta europea), Lorella Zanardo (L'Altra Europa con Tsipras), Marco Scurria (Fratelli D'Italia - An), Carlo Casini (Ncd), David Sassoli (Pd).

«L'Europa è la prospettiva e l'orizzonte entro il quale le nostre economie e le nostre società possono aspettarsi di progredire», ha detto Bertolini, entrando poi nel merito delle proposte. «Il fiscal compact é stato concepito in un'epoca di economia stabile, bisognerebbe quindi, rinegoziarne i termini, perché i tempi non sono più gli stessi». In più dovremo «far capire che l'Unione Europea é una risorsa».

«La Cida - ha aggiunto Bertolini - sta cercando di creare un sistema Italia da portare in Europa. La solidarietà per i dirigenti é un percorso tracciato da sempre, con una tassazione complessiva che ci vede impegnati al 50% delle nostre retribuzioni: non stiamo chiedendo nulla, ma stiamo dando tanto. Quello che vorremmo è un pò di attenzione e un pò coordinamento con i politici locali per portare una voce unanime in Ue. L'Italia ha tutte le competenze per dare un contributo serio allo sviluppo degli Stati Uniti d'Europa».
Il documento programmatico "L'Europa che vogliamo. Le proposte dei manager per l'Europa", si concentra su welfare, rinegoziazione del fiscal compact, lotta alla corruzione e autonomia energetica.

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