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Questo articolo è stato pubblicato il 14 maggio 2014 alle ore 16:24.
L'ultima modifica è del 14 maggio 2014 alle ore 16:34.

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Susy De Martini contro Licia RonzulliSusy De Martini contro Licia Ronzulli

Inizia tutto con un intervento dell'europarlamentare uscente di Forza Italia Susy De Martini a La Zanzara su Radio 24.

«Dentro Forza Italia sono un ufo, non appartengo al cerchio magico e non sono nemmeno figa. Il partito appoggia persone diversamente meritevoli come Licia Ronzulli (anche lei europarlamentare uscente, ndr) che non ha un curriculum e organizzava feste a Villa Certosa, ma in Europa non ci sono feste da organizzare». Continua la De Martini: «Ho ricevuto una telefonata dalla Ronzulli. Era incazzata come una biglia, mi ha insultato e ha detto che è molto vicina al Dottore, così chiama Berlusconi, e per questo avrei avuto delle conseguenze pesanti. Ma io non mi faccio certo minacciare dalla signora Ronzulli».

De Martini e Ronzulli sono candidate nella stessa circoscrizione Nord Est e alla Zanzara scoppia lo scontro in diretta perché la Ronzulli, infastidita dalle parole della rivale, chiama il centralino di Radio 24 per intervenire alla Zanzara. «I coordinatori locali del partito – continua intanto la De Martini – appoggiano queste ragazze belle e giovani che non hanno merito, la Ronzulli e anche Lara Comi. Ci vorrebbero gli osservatori internazionali. La Ronzulli è stata messa in lista per avere l'immunità parlamentare perché è coinvolta nel processo Ruby. Persone del genere non possono rappresentare il nostro Paese, in questi cinque anni non ha fatto nulla, non pervenuta».

A questo punto arriva in onda a La Zanzara anche Licia Ronzulli: «Stiamo offrendo un pessimo spettacolo, non ti ho insultato e fino all'altro giorno andavamo a braccetto. E non ho bisogno dell'immunità parlamentare. Io non sputtano i colleghi come fai tu». De Martini: «Allora perché mi hai telefonato? La Ronzulli organizzava le feste a Villa Certosa come la Minetti ad Arcore, sentitevi le intercettazioni. Io non voglio persone impreparate in Europa». Ronzulli: «continua così il passo successivo è la querela, mi sta sputtanando. Io il nome di Berlusconi non l'ho mai utilizzato, non sono indagata e non ho un processo. Il merito lo decidono gli elettori, vai a cercare i tuoi elettori».

E la De Martini rincara: «ricatta Berlusconi, altrimenti non capisco come possa essere candidata. Lei, Comi e Matera erano tra quelle che Veronica Lario chiamò ciarpame senza pudore. Molte furono tolte dalle liste, loro sono rimaste. Due nel mio collegio».

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