Dal piacione all'autoritario come sopravvivere al capo. Anche quando è donna
Ce ne sono di tutti i tipi, dall'arrogante al piacione, dall'iperattivo al pater familiae: a ognuno il suo capoufficio, con tutti i pro e i contro del caso. Ecco per voi un piccolo manuale d'uso perché, si sa, ogni ufficio è un mondo e, con il boss, è molto meglio andarci d'accordo
di Betta Andrioli
4. Come sopravvivere al capo/Il burbero

(Corbis)
Nella definizione che ne dà il vocabolario c'è già tutto: "Bùrbero agg. e s. m.– Severo, ruvido, aspro nei modi, per natura o per momentanea disposizione d'animo, spesso anche come atteggiamento voluto e ostentato per nascondere un sentimento di commozione o per velare il fondo buono del proprio animo".
Riconosci qualcuno di tua conoscenza? A volte arriva in ufficio ombroso e con un'espressione corrucciata che non promette nulla di buono, ma di solito il suo malumore passa come un temporale estivo (e non fa grandi danni). Spesso poi un capo burbero ha il cuore d'oro: borbotta ed è severo, ma alla fine si rivela generoso, premiando chi se lo merita e chiudendo persino un occhio su chi ha fatto qualche casino (rimediabile, s'intende…).
«Quando il capo è una persona scorbutica, bisogna guardare "in prospettiva", considerando per esempio i suoi rimbrotti come uno stimolo a fare meglio piuttosto che una vera e propria critica – suggerisce la dott.ssa Tripaldi – E, soprattutto, non bisogna farsi condizionare negativamente da quello che dice. Hai un boss scontroso?
Non ti aspettare sostegno e incoraggiamento costante – siamo sul posto di lavoro, non a scuola al cospetto di un professore troppo esigente – ma impegnati a fondo in quello che fai, correggi i tuoi errori seguendo le sue indicazioni e, stanne certo, i tuoi meriti saranno riconosciuti e centrerai quel succulento bonus di fine anno».
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