Dal piacione all'autoritario come sopravvivere al capo. Anche quando è donna
Ce ne sono di tutti i tipi, dall'arrogante al piacione, dall'iperattivo al pater familiae: a ognuno il suo capoufficio, con tutti i pro e i contro del caso. Ecco per voi un piccolo manuale d'uso perché, si sa, ogni ufficio è un mondo e, con il boss, è molto meglio andarci d'accordo
di Betta Andrioli
1. Come sopravvivere al capo/Meglio strategia che guerra

(Corbis)
Volenti o nolenti, una (sola) cosa è certa: lui è quello che comanda.
Inutile portare avanti battaglie sanguinolente cercando di metterlo in cattiva luce (almeno) con i colleghi, meglio giocare d'astuzia e usare la giusta strategia. È un piacione? L'ironia salva sempre. Un burbero scostante? Bisogna capirlo… Con personalità e sfaccettature diverse, come diverse sono sempre le persone, i capi hanno un comune denominatore: non si possono mandare via, neppure quando sono insopportabili. Quindi, se non lo puoi combattere… meglio farselo "amico", dicevano i saggi.
«Per tutte le tipologie di capoufficio vale un principio sacro, quello della flessibilità: spetta al dipendente mettere in atto la capacità di adattarsi al boss che gli è capitato in sorte. – assicura Mariangela Tripaldi, psicologa del lavoro – Così come cambiamo abito per andare in ambienti differenti, senza per questo perdere la nostra personalità, dobbiamo modulare i nostri atteggiamenti verso il nostro responsabile. Anziché irrigidirci e impuntarci perché le persone non sono come noi, o come noi vorremmo – continua Tripaldi – cerchiamo di imparare a comprenderle, a lavorare con loro (e non contro di loro) per raggiungere i nostri obiettivi e quelli dell'ufficio e dell'azienda nel suo complesso.»
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