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Questo articolo è stato pubblicato il 17 maggio 2014 alle ore 18:30.
L'ultima modifica è del 17 maggio 2014 alle ore 20:28.

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Sempre pronta a reagire, Sara ha subito un break nel primo set ma ne ha immediatamente restituiti due all'avversaria, chiudendo per 6/3 in 49 minuti. Un capolavoro realizzato giocando con grande profondità e utilizzando tutte le armi che aveva a disposizione, dalla smorzata ai passanti millimetrici con i quali ha più volte fulminato la Jankovic. Doveva assolutamente evitare di farsi attaccare sulla seconda palla di servizio (che è il suo vero punto debole) e lo ha fatto mettendo dentro il 77% di prime in tutto l'incontro.

Impeccabile sul piano tattico, Sarita si è comunque trovata a fronteggiare la reazione della Jankovic nella seconda frazione. Meno fallosa e con la battuta che funzionava meglio, Jelena ha provato a velocizzare gli scambi ed è riuscita a portarsi avanti per 4/1. Proprio quando il set pareva compromesso, però, Sara ha cambiato di nuovo marcia e, senza scomporsi, ha messo a segno cinque giochi consecutivi, arrivando a servire per il match sul 5/4.

L'ultima fiammata della serba, che ha strappato il servizio alla nostra riportandosi in parità, ha potuto, però, soltanto ritardare di un paio di game il trionfo della Errani. Con tre errori non provocati nell'ultimo gioco, la Jankovic si è dovuta, alla fine, arrendere a Sarita che ha chiuso per 6/3, 7/5 dopo un'ora e 50 minuti di battaglia.

In uno dei match più importanti della sua carriera, Sara è stata impressionante soprattutto per la forza mentale e la concentrazione. Capace di giocare per qualcosa come 40 minuti prima di commettere il primo gratuito in uno scambio, ha realizzato ben 23 vincenti e non ha mai dato l'impressione di essere sul punto di lasciarsi sfuggire di mano l'incontro.

La Errani rimarrà, dunque, la prima azzurra nel ranking Wta, invece di essere scavalcata da Flavia Pennetta. Ma di certo non era a questo che pensava Sara mentre calpestava la terra rossa del Foro Italico. Roma, per una tennista italiana, non vale quanto uno Slam ma ci si avvicina davvero molto.

Torneo maschile, Djokovic primo finalista
È Novak Djokovic il primo finalista degli Internazionali BNL d'Italia, quinto Masters 1000 della stagione in corso sulla terra del Foro Italico, a Roma. Il serbo batte 6-7(5), 7-6(4), 6-3 il canadese Milos Raonic al termine di tre ore di battaglia: il numero due al mondo deve ricorrere a tutta la sua esperienza per rimontare e avere la meglio di un avversario in gran forma, dominatore dei primi due set. Affronterà il vincente di Nadal-Dimitrov.

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