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Bis di Ulissi, la maglia rosa resta australiana Ora è di Evans

Il primo arrivo in salita a Montecopiolo, al termine di una tappa partita da Foligno con un percorso sulle impegnative colline della Romagna, ha fatto un po' di chiarezza in classifica. Come era prevedibile è saltata la maglia rosa Michael Matthews scivolato nelle retrovie. A vederlo pedalare, con un andamento spesso a zig zag, sulle rampe del Cippo di Carpegna che conosco molto bene per le mie frequentazioni in terra di Romagna, mi sembrava salisse ai miei ritmi di cicloamatore.

In una corsa molto lineare, dal punto di vista dello svolgimento, tutti i big si sono controllati in attesa delle rampe decisive e, dopo una serie di scaramucce, si è imposto Diego Ulissi al secondo successo in questo Giro d'Italia. Il toscano ha dimostrato di "gradire" questo tipo di arrivi in salita al termine di percorsi piuttosto nervosi. In scia si sono piazzati tutti i favoriti (da Nairo Quintana a Cadel Evans, da Domenico Pozzovivo a Rigoberto Uran) e poco dietro Ivan Basso. Ha invece accusato un forte distacco Michele Scarponi oramai fuori classifica.

Classifica generale che, dunque, cambia con la maglia rosa ora sulle spalle di un altro australiano. A distanza di 12 anni (nel 2002 vestiva la Maglia Mapei) e di 4 dall'ultima volta in rosa, Evans riconquista il simbolo del primato dimostrando continuità e regolarità. Ho quasi avuto l'impressione che la sua squadra (la Bmc) abbia opposto qualche resistenza a prendere la maglia rosa al termine della prima settimana. Insomma troppo presto. Nel mondo del ciclismo un impegno così pesante e prematuro rispetto ai tempi è considerato un aggravio di fatica perchè impone ulteriori "doveri" (presenza a conferenze stampa e ad altri incontri ufficiali) che possono incidere sul recupero fisico. Oltre al fatto che la squadra leader deve controllare la corsa con un invitabile dispendio di energie. Nella Bmc corrono alcuni elementi di spicco (come Steve Morabito) e non tutti gradiscono impegni supplementari a sostegno del capitano dopo solo una settimana di corsa.

Per quanto si è visto nella prima parte del Giro il copione è stato rispettato. Evans, in classifica generale, precede Uran (a 57 secondi) e tutti gli altri big hanno distacchi entro i due minuti. Anche Basso si è difeso (due minuti e un secondo di ritardo) ma il vero test sarà la prossima settimana. Le valutazioni del Centro Mapei Sport sulle prestazioni di alcuni ciclisti (Morabito, Santaromita, Evans) mi confermano che i ritmi di corsa sono abbastanza elevati a conferma di un forte impegno in corsa che, però, potrebbe incidere sulle condizioni nelle prossime tappe.

E oggi è in programma un altro arrivo in salita ai 1.538 metri di Sestola (si parte da Lugo), una salita finale preceduta da una serie di gran premi della montagna sempre insidiosi per le gambe dei corridori. Ma domani giornata di riposo.

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