L'Abc del decreto casa, dalla cedolare secca al bonus mobili, ecco le novità
Ecco le novità del decreto casa, appena convertito in legge - ALLA CAMERA VIA LIBERA DEFINITIVO PER IL DL CASA ED EXPO
di Nicoletta Cottone
21. Decreto casa/Recupero immobili e alloggi di edilizia residenziale pubblica
Un decreto interministeriale individuerà i criteri per la formulazione di un Programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, finanziato, nel limite di 500 milioni di euro, con le risorse provenienti da finanziamenti revocati che erano stati in precedenza destinati alle infrastrutture strategiche.
Previsto anche uno stanziamento di ulteriori 67,9 milioni di euro (prelevati da un nuovo Fondo destinato a raccogliere le risorse non utilizzate da alcuni programmi di edilizia residenziale) per il recupero di alloggi da assegnare, con priorità, agli inquilini appartenenti alle categorie meno abbienti che beneficiano della sospensione degli sfratti. Disciplinate anche le procedure per l'utilizzo delle risorse e il monitoraggio sull'attuazione del Programma. Previsto anche il ripristino degli alloggi di risulta tramite la manutenzione straordinaria anche ai fini dell'adeguamento energetico, impiantistico e statico e del miglioramento sismico degli immobili.
La portata del programma è stata ampliata ai comuni e agli en ti di edilizia residenziale pubblica aventi le stesse finalità degli Iacp.
Entro 30 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge casa le regioni dovranno trasmettere al ministero delle Infrastrutture gli elenchi predisposti dai comuni e dagli Iacp (o degli enti, comunque denominati, che li hanno sostituiti) gli elenchi delle unità immobiliari che, con interventi di manutenzione ed efficientamento di non rilevante entità, siano prontamente disponibili per le assegnazioni. Il sottoprogramma per il recupero di alloggi da assegnare prioritariamente ai beneficiari della sospensione delle procedure di sfratto è rivolto ai soggetti "utilmente collocati" nelle graduatorie comunali per l'accesso agli alloggi di Edilizia residenziale pubblica.
Le dotazioni annue massime del "Fondo per il recupero di alloggi privi di assegnatari" sono: 5 milioni per l'anno 2014, 20 milioni per il 2015, 20 milioni per il 2016 e 22,9 milioni per il 2017, per complessivi 67,9 milioni di euro nel quadriennio 2014-2017. Criteri di riparto tra regioni e province autonome di Trento e Bolzano del Fondo per il recupero di alloggi privi di assegnatari. Regioni e province autonome dovranno provvedere entro due mesi all'assegnazione delle risorse a Comuni, Iacp e agli enti di edilizia residenziale con le stesse finalità degli Iacp. Monitoraggio sull'attuazione del programma (articolo 4).
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