Dichiarazione dei redditi, le otto mosse per una compilazione ottimale
Sono molte le novità contenute nella circolare dell'agenzia delle Entrate 21 maggio 2014, n. 11/E. Composta da 42 pagine e strutturata a domane e risposte, influenzerà notevolmente la stagione delle dichiarazioni dei redditi, già iniziata da qualche mese
di Luca De Stefani
4. Dichiarazione dei redditi / Principio di sostituzione Imu-Irpef

L'Imu "sostituisce, per la componente immobiliare", l'Irpef e le relative addizionali "dovute in relazione ai redditi fondiari relativi ai beni non locati" (fabbricati non locati e terreni non affittati, per la componente dominicale), tranne per gli "immobili ad uso abitativo non locati, situati nello stesso Comune nel quale si trova l'immobile adibito ad abitazione principale" e assoggettati ad Imu, per i quali il reddito è imponibile Irpef e addizionali al 50 per cento (articoli 8, comma 1 e 9, comma 9, decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23).
La condizione relativa all'"immobile adibito ad abitazione principale" è rispettata anche nel caso in cui il contribuente "abbia la propria dimora abituale in un fabbricato rurale abitativo posseduto a titolo di proprietà o di altro diritto reale".
La tassazione del 50% del reddito degli "immobili ad uso abitativo non locati" non scatta, se nello stesso Comune il contribuente dimora "abitualmente in un immobile detenuto a titolo di locazione" (circolare 21 maggio 2014, n. 11/E, risposta 1.2).
Il principio di sostituzione Imu-Irpef si applica "in tutte le ipotesi in cui è dovuta l'Imu" (prima e/o seconda rata, rata solo semestre del 2013 o mini-Imu relativa al 2013), anche quando l'imposta è solo "giuridicamente dovuta", ma non è "stata versata, ad esempio per effetto del riconoscimento delle detrazioni o perché l'importo è inferiore al minimo da versare" (circolare 21 maggio 2014, n. 11/E, risposta 1.1).
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