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Questo articolo è stato pubblicato il 22 maggio 2014 alle ore 14:49.

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(Afp)(Afp)

Cercando di equilibrare tra Palestina e Israele la sua prima visita in Terra Santa, Papa Francesco "accontenta pochi", scrive il New York Times. Nel viaggio, che inizierà sabato 24 maggio e terminerà lunedì 26 maggio, il Papa intende mostrare sostegno allo Stato Palestinese: sarà il primo pontefice ad arrivare direttamente nella West Bank occupata invece di passare prima da Israele.

La decisione del Papa di volare direttamente a Betlemme dalla Giordania, un gesto "simbolico" gradito ai palestinesi, avrà ancora maggiore risonanza – osserva il Nyt - vista la popolarità di Francesco, la sua attenzione agli oppressi, e l'attuale difficile momento, dopo il fallimento dei colloqui di pace e il patto di unità tra L'Organizzazione di Liberazione della Palestina e il gruppo Hamas.

Francesco, che mercoledì ha detto che la sua visita di tre giorni sarà "un viaggio puramente religioso", vuole equilibrio e quindi lunedì sarà il primo leader vaticano a deporre una corona sulla tomba di Theodor Herzl, il fondatore del sionismo. Rendere omaggio all'uomo che ha sostenuto il diritto degli ebrei di fondare uno stato ebraico è diventata una tappa standard per i leader che visitano Israele, ma "il piano ha fatto infuriare alcuni palestinesi", scrive il quotidiano newyorchese che vede in questa reazione "un altro segno dei rischi che il Papa affronta in questa tesa regione".

L'obiettivo del Vaticano - la celebrazione del 50° anniversario dello storico incontro tra cattolici e ortodossi – potrebbe passare in secondo piano, secondo il Nyt, poiché tutte le parti "dissezionano" ogni singolo gesto di Francesco. Il suo sforzo di apertura ecumenica, con la decisione di viaggiare con un rabbino e un imam di Buenos Aires, è già stato criticato da chi dice che non coinvolge appieno i leader religiosi locali.
A Betlemme, il Papa si incontrerà con il presidente Mahmoud Abbas come un pari grado, "sottolineando il sostegno del Vaticano per la promozione da parte delle Nazioni Unite dello stato palestinese": ci saranno manifesti di benvenuto con i due uomini e il logo dello "Stato di Palestina".

Francesco incontrerà anche famiglie palestinesi, scelte per sottolineare le difficoltà dei palestinesi sotto l'occupazione israeliana, e con i bambini di un campo profughi.
La "danza diplomatica", continua il Nyt, significa che il Papa da Betlemme prenderà un elicottero per l'aeroporto internazionale di Ben Gurion per il benvenuto presidenziale richiesto dal protocollo israeliano, e poi salirà di nuovo a bordo su un volo per Gerusalemme.

A Israele, "che sta cercando di migliorare le relazioni con il Vaticano stabilite vent'anni fa", lunedì il Papa farà visita al Muro del Pianto, a Monte Herzl, al museo dell'Olocausto Yad Vashem, e incontrerà presidente, primo ministro, capi rabbini e il Gran Mufti di Gerusalemme. La messa serale a Monte Zion, il luogo dell'ultima cena e della tomba del re Davide, ha suscitato proteste di religiosi ebrei e graffiti anti-cristiani.

Anche il rifiuto del Papa di veicoli a prova di proiettile creerà qualche complicazione. Il Francesco ha insistito per girare su auto a tetto scoperto per essere vicino alla gente, ma le autorità israeliane hanno risposto estendendo il perimetro di sicurezza, cosicché per la gente sarà più difficile vederlo. Per di più, il breve soggiorno lascia fuori la Galilea, luogo di molti cristiani e luoghi cristiani storici come Nazareth.
In Giordania, sono previsti una messa allo stadio, dove il Papa avrà la maggiore audience del viaggio, e un incontro con i rifugiati di Siria e Iraq.

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