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Questo articolo è stato pubblicato il 22 maggio 2014 alle ore 16:03.
L'ultima modifica è del 22 maggio 2014 alle ore 17:03.

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In poco più di 20 giorni sono arrivate già 23mila mail all'account rivoluzione@governo.it con proposte e commenti sui 44 punti della riforma della Pa annunciata da Marianna Madia e Matteo Renzi. Un flusso di idee e testi che ha fatto partire la "macchina di lettura e analisi" che il ministro Marianna Madia aveva annunciato nell'intervista di tre settimane fa al Sole 24Ore. Oggi in una nota il ministero della Pa e della Semplificazione informa infatti che «grazie alla collaborazione del Dipartimento di metodi e modelli per l'economia, il territorio e la finanza di Sapienza università di Roma si stanno utilizzando gli strumenti del text mining, cioè dell'estrazione di informazioni dai testi delle mail. Attraverso l'uso di strumenti e algoritmi della statistica è possibile classificare le mail pervenute, secondo il grado di pertinenza con i 44 punti della riforma». Con questi strumenti «nessuna mail resterà non letta» assicura Marianna Madia.

Primato di mail dal Nord
Dal vaglio delle prime 10mila mail "processate" emergono già alcuna indicazioni interessanti. La prima riguarda la provenienza delle missive di cittadini e dipendenti pubblici: il 42% dei messaggi fino ad ora analizzati arrivano da residenti nelle regioni del Nord, il 30% dal Centro e il 28% da Sud e isole. Molto meno in equilibrio il genere dei mittenti con una media del 73% di uomini su un 23% di donne, che salgono però al 30% quando si parla di persone, agevolazione del part-time e conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. L'analisi in corso ha consentito poi di individuare le maggiori frequenze di interesse sui temi lanciati con la lettera del Governo. «Se si prendono in considerazione i tre grandi temi suggeriti dalla lettera aperta - scrive il ministero - prevale di gran lunga l'attenzione per le persone e il rinnovamento generazionale della Pa, seguito dall'esigenza di combattere gli sprechi, per chiudere con le riflessioni sugli Open Data, la trasparenza e la Pa digitale».

Al primo posto pubblico impiego e mobilità
Il ministero stila una prima classifica dei temi più gettonati dalla quale spiccano in vetta quelli riguardanti il personale e la riorganizzazione annunciata. Ma ecco nel dettaglio la graduatoria dei temi più ricorrenti nella mail arrivate finora: 1) modifica dell'istituto della mobilità volontaria e obbligatoria 2) abrogazione dell'istituto del trattenimento in servizio, sono oltre 10.000 posti in più per giovani nella p.a., a costo zero 3) riduzione del 50% del monte ore dei permessi sindacali nel pubblico impiego 4) introduzione dell'esonero dal servizio 5) possibilità di licenziamento per il dirigente che rimane privo di incarico, oltre un termine 6) eliminazione dell'obbligo di iscrizione alle camere di commercio
7) agevolazione del part-time 8) introduzione del Pin del cittadino: accesso a qualsiasi servizio pubblico attraverso un'unica identità digitale 9) valutazione dei risultati fatta seriamente e retribuzione di risultato erogata anche in funzione dell'andamento dell'economia 10) conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, asili nido nelle amministrazioni.

Consenso e soluzioni, una strada nuova
Secondo il ministero dalla mail emerge un "sentiment positivo" per l'impianto della riforma proposta, con tre mail favorevoli all'iniziativa contro una di critica: «Al termine della consultazione - scrive il ministro Marianna Madia - sarà possibile anche offrire un output rispetto ai contenuti delle mail, ma al momento vorrei sottolineare il grande successo di questa consultazione. Abbiamo avviato un modo innovativo di partecipazione alla decisione politica che apre una riflessione per tutte le organizzazioni sociali, assicurando, al contempo, attraverso una metodologia scientifica di lettura, un modo serio di analisi reale di quanto sta pervenendo. Non si tratta del vecchio dibattito tra democrazia diretta e indiretta ma della consapevolezza che, in una fase completamente nuova, occorra riflettere su forme innovative e avanzate per costruire il consenso e individuare le soluzioni migliori per la collettività». Nei giorni scorsi, sul fronte delle critiche, i sindacati avevano invitato i loro iscritti nella Pa a inviare mail in massa con una richiesta secca al Governo per il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto da ormai cinque anni. Non è da escludere che nei prossimi giorni l'iniziativa non abbia un certo impatto sul lavoro di text mining avviato.
La riforma, come è noto, dovrebbe essere presentata con un disegno di legge delega nel Consiglio dei ministri annunciato per venerdì 13 giugno.

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