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Questo articolo è stato pubblicato il 23 maggio 2014 alle ore 17:35.
L'ultima modifica è del 23 maggio 2014 alle ore 17:37.

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Arriva il decalogo del Garante della privacy che aiuta a difendersi dalle trappole della rete. Il Garante della privacy ha presentato oggi la guida «Social Privacy - Come tutelarsi nell'era dei social network», vademecum che sarà in distribuzione a Forum Pa in programma dal 27 al 29 maggio a Roma. Ci sono ragazzi che espongono i loro segreti più intimi e le proprie immagini, genitori inesperti della rete, utenti che installano l'app sbagliata allettati dalla parola «gratis», ma anche professionisti che mettono a rischio i loro contatti di lavoro. Non mancano molestatori e cyberbulli che pensando di essere protetti dall'anonimato colpiscono le persone più deboli.

Il Garante analizza nel vademecum problemi e opportunità legate all'uso dei social network. Non mancano consigli e soluzioni che possano aiutare la «generazione 2.0», utenti alle prime armi, insegnanti e famiglie, esperti e manager. Nel vademecum sono prese in considerazione le nuove frontiere aperte non solo dai social network tradizionali, ma anche dalle numerose piattaforme di messaggistica sociale istantanea, la cui crescita - sottolinea il Garante - è andata di pari passo con la rapidissima diffusione di smartphone e di altri strumenti come tablet e phablet, o le cosiddette «tecnologie indossabili» come occhiali e orologi «intelligenti». Particolare attenzione è rivolta a fenomeni come quello delle false identità o come il sexting e il cyberbullismo che rischiano di rovinare la vita di tanti giovani anche minorenni.

«Non esistono più barriere - sottolinea il presidente dell'Autorità, Antonello Soro - tra la vita digitale e quella reale: quello che succede on line sempre più spesso ha impatto fuori da Internet, nella vita di tutti i giorni e nei rapporti con gli altri. Proprio per questo nel mondo di Internet è necessario non perdere mai di vista il corretto rapporto tra le nuove forme di comunicazione sociale e la tutela della propria e dignità e di quella degli altri».

Il testo è suddiviso in quattro capitoli: «Facebook & co», «Avvisi ai naviganti», «Ti sei mai chiesto?», «10 consigli per non rimanere intrappolati». Chiude il vademecum un agile glossario («Il gergo della rete») che introduce alcuni termini ed espressioni gergali che si incontrano con maggiore frequenza nelle cosiddette reti sociali.

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