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Questo articolo è stato pubblicato il 23 maggio 2014 alle ore 15:47.
L'ultima modifica è del 23 maggio 2014 alle ore 17:40.

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Una decina di altri indagati nell'inchiesta genovese che ieri ha portato all'arresto (ai domiciliari) dell'ex presidente di Carige e vicepresidente dell'Abi, Giovanni Berneschi, e di altre sei persone. Sono in corso le notifiche di richiesta di proroga delle indagini per una decina di soggetti nell'ambito dello stesso procedimento penale che ipotizza, a vario titolo, per Berneschi e per gli altri soggetti la truffa aggravata, l'associazione per delinquere, il riciclaggio e l'intestazione fittizia. Le ipotesi di reato per i nuovi indagati - secondo quanto si apprende - riguardano il falso in bilancio e l'ostacolo all'attività di vigilanza.

Berneschi, sarà intanto sospeso dai Cda delle controllate del gruppo genovese dove ancora siede. Secondo quanto risulta all'Ansa sono stati convocati per martedì 27 maggio i board di Cassa di Risparmio di Savona e di Cassa di Risparmio di Carrara, che dovranno deliberare sulla posizione del consigliere Berneschi. La normativa prevede la sospensione dalle funzioni per gli amministratori che subiscono misure di custodia cautelare

Berneschi, arrestato ieri nell'ambito di un'inchiesta per truffa ai danni di Banca Carige, non decadrà invece dalla carica in Abi «perché non c'è una sentenza». Lo ha spiegato il presidente dell'Associazione delle banche, Antonio Patuelli, a margine dell'evento Young factor dell'Osservatorio permanente giovani-editori. Patuelli ha comunque sottolineato che «gli effetti dell'arresto hanno una ripercussione in automatico nell'Associazione», in quanto Berneschi «non parteciperà alle riunioni perché é arrestato». Patuelli infine ha ricordato che in luglio l'Abi «vedrà per intero rinnovati i propri vertici».

Patuelli ha esternato comunque «inquietudine» e «fastidio» per l'arresto di Berneschi.
«Fra le ragioni di inquietudine che provo ci sono gli eventi di ieri così come quelli di giorni fa e di Expo. Una catena di eventi che non è mai edificante», ha affermato il numero uno dell'associazione delle banche rispondendo ad una studentessa durante il convegno Young Factor. «Condivido all'ennesima potenza il suo fastidio che è anche interno agli organismi bancari» ha aggiunto il numero uno dell'Abi, sottolineando che «quando emergeranno i fatti scopriremo anche noi qualcosa in più di cui non ci era stato detto nulla».

In precedenza Patuelli aveva dichiarato: «Ho grande fiducia nella magistratura. Prima dell'arresto del dottor Berneschi su quelle fattispecie non era noto a nessuno se vi fosse nemmeno un avviso di garanzia in proposito». Patuelli ha letto ai giornalisti una dichiarazione, scritta a mano su un foglietto di appunti, di fronte a Palazzo Mezzanotte in Piazza Affari, prima di intervenire all'evento Young factor dell'Osservatorio permanente giovani-editori. «Sono fattispecie - ha proseguito - che riguardano un associato e non l'associazione. L'inchiesta è frutto di una segnalazione fatta dalla Banca d'Italia al termine dell'ispezione condotta in quella banca (Carige, ndr), le cui risultanze non vengono rese note né all'Abi né ai privati. Le responsabilità che la magistratura esaminerà - ha detto ancora Patuelli - sono di singoli e non di organismi associativi».

Il numero uno dell'Abi ha poi ricordato che Berneschi era già vice presidente in carica «al momento della mia elezione nel gennaio 2013».

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