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Questo articolo è stato pubblicato il 24 maggio 2014 alle ore 08:14.
L'ultima modifica è del 19 giugno 2014 alle ore 15:41.

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Finale a sorpresa della Fossano-Rivarolo Canavese di 157 chilometri perché per la prima volta una fuga è andata a segno; niente da fare per le squadre dei velocisti che non sono riusciti a rimontare. Bella vittoria per il giovane vicentino Marco Canola della Bardiani che ha battuto due compagni di fuga. Un epilogo anomalo anche perché c'è stato disaccordo tra le squadre dei velocisti nella rincorsa dei fuggitivi. Tra l'altro il francese Nacer Bouhanni a un certo punto si è indispettito e ha ritirato il proprio team dall'inseguimento. Una situazione che si verifica raramente ma ha favorito la vittoria di un ciclista italiano; il gruppo è arrivato al traguardo con una decina di secondi di ritardo.

Maggio "pazzerello" dal punto di vista atmosferico; ieri forte grandinata all'arrivo che ha richiesto l'intervento dei mezzi per pulire le strade. Un tempo imprevedibile che rischia di condizionare la corsa. La tappa di ieri è arrivata all'indomani della cronometro (da Barbaresco a Barolo) che ha rivoluzionato la classifica generale. Mi ha impressionato la prestazione del colombiano Rigoberto Uran che ha strappato la maglia rosa a Cadel Evans. I distacchi sono comunque contenuti (l'australiano è a 37 secondi) e quindi il Giro è ancora molto aperto alla vigilia delle grandi montagne.

Si comincia oggi; da Agliè a Oropa con tre impegnative salite (Alpe di Boves, Bielmonte-Panoramica Zegna e Oropa). Una frazione di salita che chiarirà molti dubbi sulla classifica generale e si potranno verificare le reali condizioni dei favoriti. Al momento la lotta per la vittoria finale sembra ristretta a Uran ed Evans ma tutto dipenderà dalle energie rimaste nel serbatoio dopo una tappa dispendiosa come la cronometro. Cronometro che ha fatto emergere qualche corridore italiano come Diego Ulissi che fa ben sperare in una sua maturazione anche per i grandi Giri. Sotto le aspettative la performace di Evans nella corsa contro il tempo di giovedì; ora si tratta di capire se si è trattato di un episodio oppure se le difficoltà sono più "strutturali". Già oggi si vedrà la competitività degli altri pretendenti a cominciare dal colombiano Nairo Quintana staccato in classifica da Uran di 3 minuti e 29 secondi ma per le sue doti di scalatore può recuperare anche se arrivano notizie poco rassicuranti sul suo stato di salute.

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