Da Farage a Wilders. Le facce degli eurofobici guidati da Marine Le Pen
Un minimo comune denominatore, l'opposizione o un atteggiamento fortemente critico nei confronti di Ue ed euro, caratteristiche e posizioni a volte anche molto diverse su altri temi: così si presenta la destra populista e euroscettica premiata dal voto europeo. Ecco una carrellata sui principali leader
di Roberta Miraglia e Michele Pignatelli
5. Danimarca / (Kristian Thulesen Dahl (Partito danese del Popolo, Df)
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Cofondatore con Pia Kjærsgaard del partito nel 1995, Kristian Thulesen Dahl, 44 anni ne ha assunto la guida nel 2012, imprimendo al movimento – ascrivibile alla destra populista – una sterzata verso il centro. La crescita negli anni del Partito del popolo si è alimentata di posizioni di chiusura nei confronti dell'immigrazione, linea dura nei confronti del crimine e potenziamento del welfare. Sul fronte europeo, il partito si oppone a una cessione di sovranità della Danimarca all'Unione europea e dunque a un'adesione all'euro. Ha ottenuto nel week-end un successo senza precedenti, primo con il 26,6% dei voti. Iscritto nella precedente legislatura al gruppo Libertà e democrazia (con l'Ukip), il Partito del popolo ha escluso un'alleanza con il Front National di Marine Le Pen.
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