Stress da lavoro? Riguarda il 40% degli italiani. Ecco 7 consigli per non caderci
Assenteismo, depressione e ansia hanno spesso un comune denominatore: lo stress da ufficio. Riguarda il 40% degli italiani, con picchi soprattutto tra le donne. Bastano però piccoli accorgimenti perché essere multitasking non diventi una condanna…
di Betta Andrioli
2. Stress da lavoro / Cosa succede dentro di noi

(Corbis)
Le risposte allo stress, a livello fisico e psicologico, arrivano quando una persona non riesce a tenere sotto controllo le emozioni negative. Il tutto avviene a livello del sistema nervoso autonomo e ormonale, con ripercussioni di carattere cardiovascolare e respiratorio – per esempio accelera il battito del cuore e aumenta la frequenza del respiro – ma anche dell'apparato muscolo-scheletrico e del sistema immunitario, con la conseguenza che è più facile ammalarsi.
I principali effetti di questi cambiamenti? Stati emotivi nocivi come rabbia, ansia, irritabilità, a cui seguono poi le prime avvisaglie di depressione, e spesso forti mal di testa e dolori allo stomaco. Calano l'autostima e l'attenzione nello svolgere i propri compiti professionali, e insorge una maggiore predisposizione all'errore.
Molto comune la percezione di ostilità (persino quando oggettivamente ingiustificata) da parte di capo e colleghi, e la comparsa di dipendenze da alcol e sigarette.
Un altro indicatore dello stress lavoro-correlato poi è il "presenzialismo", che non significa voler essere presente a tutti gli eventi aziendali (!) bensì, purtroppo, starsene in ufficio senza produrre nulla. In termini poco scientifici ma molto esplicativi: rimanersene tutto il giorno, lì, giusto per "riscaldare la sedia".
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