Stress da lavoro? Riguarda il 40% degli italiani. Ecco 7 consigli per non caderci
Assenteismo, depressione e ansia hanno spesso un comune denominatore: lo stress da ufficio. Riguarda il 40% degli italiani, con picchi soprattutto tra le donne. Bastano però piccoli accorgimenti perché essere multitasking non diventi una condanna…
di Betta Andrioli
6. Stress da lavoro / Tecnologia qb (ovvero quanto basta…)

(Corbis)
Pc, telefono, i-pad, uno o più smartphone (utlizzato dal 70% degli italiani per connettersi al web): la tecnologia, quando fagocita la nostra vita, passa da essere una gran comodità a fonte di stress dannoso. Non c'è niente di più alienante infatti della pressione continua che si avverte quando bisogna rispondere in tempo reale e senza sosta a e-mail, chiamate, messaggi, chat. Anche in questo ambito occorre tutelate noi stessi limitandosi alle cose fondamentali.
L'uso ininterrotto del computer, per esempio, secondo uno studio dell'Università svedese di Gothenburg, è associato all'insonnia e alla depressione, soprattutto nelle donne: ecco perché è fondamentale fare delle pause (l'ideale sarebbero 5 minuti ogni due ore) durante la giornata e, quando ci si porta il lavoro a casa, spegnere il portatile almeno un'ora prima di andare a dormire.
Quando gli occhi sono molto stanchi poi, si può ricorrere alla semplice pratica della visualizzazione. Rimanendo al desk (ma sarebbe meglio trovare una saletta-riunioni vuota), si chiudono gli occhi e ci si concentra su una scena rilassante, che sia una spiaggia bianca o una montagna innevata. Bastano pochi minuti e ci si "ricarica".
Finire la giornata invece con la musica, preferibilmente classica o melodica, è un valore aggiunto: rallenta il battito cardiaco e diminuisce la pressione e la quantità di ormoni dello stress, infondendo il cervello di neurochimici del "buon umore" come la dopamina, vero toccasana per affrontare la giornata lavorativa che verrà.
©RIPRODUZIONE RISERVATA