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Questo articolo è stato pubblicato il 29 maggio 2014 alle ore 06:39.

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ROMA
Francesco Caio prende tempo per le nomine in dieci società controllate da Poste Italiane. Il nuovo amministratore delegato si è insediato attorno al 7 maggio, dunque una ventina di giorni fa, ha cominciato subito a lavorare full immersion a tutti i dossier aperti - a partire dalla rivisitazione del piano industriale lasciato dal predecessore Massimo Sarmi - e a prendere confidenza con la struttura organizzativa dell'azienda e con il management. Obiettivamente, però, si trova di fronte decisioni a cruciali da prendere in tempi molto ravvicinati. Troppo ravvicinati perchè possa fare la scelta migliore per il gruppo, con la dovuta serenità. La prima scelta, dunque, è stata quella di spostare di circa un mese le nomine, provvedendo a una proroga di 30 giorni per gli organi collegiali in scadenza nelle controllate. In realtà le assemblee di queste società erano previste in prima convocazione tra fine aprile e inizio maggio; appuntamenti che sono andati deserti in attesa della seconda convocazione, mai arrivata. Dopodichè, in queste ore, è subentrata la proroga. Tra le società i cui consigli di amministrazione sono in scadenza ci sono Poste Vita e Poste Assicura, guidate da Bianca Maria Farina, e il cui business da qualche anno a questa parte costituisce il motore principale della crescita dei ricavi e dei margini del gruppo. La decisione di prendere tempo probabilmente non è legata tanto alla riconferma di Farina quanto al fatto che in cda sono presenti molti manager delle prima linea di Poste che Caio potrebbe anche decidere di avvicendare. Probabile l'uscita del presidente di Poste Assicura, Danilo Broggi, divenuto ad di Atac. E di Roberto Colombo, presidente di Poste Vita, ex sindaco di Monza in quota Forza Italia e oggi presidente della municipalizzata Acsm Agam. Tra le altre società sotto rinnovo c'è anche la Banca del Mezzogiorno, guidata da Pietro D'Anzi e sino a fine aprile presieduta da Sarmi. Nel cda siede anche Andrea Peruzy, dalemiano e consigliere di Acea. In scadenza il cda anche della compagnia aerea Mistral, di PostelPrint, di PosteShop e per il Consorzio di telefonia mobile. In Postecom, BancoPosta, PosteMobile è in scadenza solo il collegio sindacale. La sfida più importante per Caio resta la privatizzazione da realizzare attraverso quotazione in Borsa negli auspici dell'esecutivo entro la fine dell'anno. Il manager sta lavorando intensamente affinchè l'operazione segua la tabella di marcia, a partire dalla revisione del piano industriale che potrebbe essere pronto in settembre, ma al contempo sta facendo tutti gli approfondimenti - assieme all'azionista ministero dell'Economia - per valutare se la finestra temporale di ottobre-novembre sia l'opzione migliore per valorizzare la società o se invece non sia preferibile far slittare l'Ipo al prossimo anno.
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