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Questo articolo è stato pubblicato il 31 maggio 2014 alle ore 08:12.

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Caffè bollente. Il boom dei prezzi internazionali del caffè verde si scaricherà, entro l'anno, anche sui listini dei supermercati. Da gennaio le quotazioni del caffè arabica sono aumentate di quasi il 50%, dopo aver toccato un picco del 70%. Sui mercati a termine americani ieri l'arabica è stato trattato intorno ai 180 cents/libbra per le scadenze di luglio, in netto aumento rispetto ai 110 cents/libbra di inizio anno.
La siccità prolungata in Brasile, primo produttore mondiale di caffè, ha indotto gli analisti a tagliare le stime del prossimo raccolto: le ultime indicano un minimo di poco superiore ai 40 milioni di sacchi contro i 49 milioni del precedente raccolto. Il 20% in meno. Alcuni torrefattori italiani commentano che «la penuria produttiva di quest'anno avrà effetti anche sulla prossima stagione. E comunque sfuma la possibilità di ricostituire le scorte».
Una brutta notizia anche per i consumatori italiani che negli ultimi anni, causa la crisi, hanno complessivamente tagliato anche sulla tazzina del caffè. Ci si è orientati verso il caffè per moka, il più economico, mentre una minoranza punta sull'espresso in capsule (in involucri di plastica o di alluminio), molto costoso, fino a 4-5 volte quello per moka.
Allo scorso marzo (rispetto a marzo 2013) le vendite di caffè nella grande distribuzione hanno raggiunto, secondo le rilevazioni di Iri, circa 1,1 miliardi, con un calo del 2,5% e dello 0,1% a volume.
In caduta libera il caffè per espresso, decaffeinato, in grani e in cialde; in crescita moka (+1% a volume) e capsule (+19,4%a volume e +16,7% a valore). «Il mercato del caffè tostato – commenta Daniela Tazzer, clients solutions senior manager di Iri – è flat in volume, mentre mostra una flessione del 2,4% in valore dovuta ad una diminuzione dei prezzi. Moderatamente positive le performance della moka che sviluppa il 75% dei volumi del mercato, mentre sono negative le performance degli altri segmenti, fatta eccezione per le capsule che sviluppano il 3% dei volumi del mercato e sono un segmento in evoluzione». Le difficoltà di tenere i volumi del caffè trovano una conferma nella febbre della pressione promozionale, il 48,2%: in crescita di 4,7 punti in un anno.
In Italia è in atto una guerra per assicurarsi un mercato che, pur essendo ancora in fase di decollo, vale già 350 milioni, con tassi di crescita a due cifre. Un business in controtendenza che, almeno in parte, compensa il calo degli altri segmenti di mercato. Nella gdo le capsule sono il secondo segmento dopo il moka (galleggia intorno ai 700 milioni) e nel 2013 hanno sfiorato i 140 milioni di valore. I big del settore riescono a vendere il loro espresso in capsule intorno ai 48 euro al Kg contro i dieci euro del moka.
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I NUMERI CHIAVE
+50%
Aumento prezzo del caffè
Da inizio d'anno le quotazioni internazionali del caffè verde sono schizzate all'insù a causa della siccità che ha colpito il Brasile, maggiore produttore ed esportatore mondiale.
-2,4%
Vendite in Italia
Nell'anno terminante a marzo 2014, le vendite di caffè tostato nel nostro Paese sono calate a valore del 2,4% mentre sono rimaste invariate a volume.

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