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Questo articolo è stato pubblicato il 03 giugno 2014 alle ore 08:42.
L'ultima modifica è del 03 giugno 2014 alle ore 09:39.

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Un ferito estratto dalle macerie in via De Amicis dove un esplosione ha distrutto una palazzina a Foggia (Ansa)Un ferito estratto dalle macerie in via De Amicis dove un esplosione ha distrutto una palazzina a Foggia (Ansa)

Avevano dato l' allarme ieri, avvertendo un forte odore di gas, alcuni inquilini della palazzina dove questa notte, poco prima delle 4, si è verificata l' esplosione che ha provocato il crollo di quattro appartamenti nei piani bassi di una palazzina al civico 22/B di via Edmondo De Amicis, nel centro storico di Foggia, causando la morte di due persone e il ferimento di altre quattro, una delle quali in modo grave.

Le vittime - riferisce l'Ansa - sono Giuseppina Fiore, 29 anni, e suo marito Luigi Veneziano, 37, entrambi di Foggia. I due sono i genitori di uno dei feriti, un bambino di poco meno di 4 anni, Salvatore, che ha riportato alcune fratture ed escoriazioni, ma le sue condizioni non sono gravi. Il piccolo è stato estratto dalle macerie dai soccorritori poco dopo il crollo: chiedeva aiuto e piangeva.
Sono invece più gravi le condizioni di un anziano, Antonio Morelli, 85 anni, che ha riportato gravi ustioni: l' uomo non sarebbe in pericolo di vita. Gli altri due feriti sono una coppia di coniugi che abita al primo piano dell' edificio. In quel momento non era in casa, perché lontana per un viaggio in Spagna, la figlia della coppia rimasta ferita.

I soccorritori ritengono che sotto le macerie non ci siano altre persone. L' esplosione ha sventrato due appartamenti al piano terra dell' edificio dove, in uno, abitavano le vittime con il loro bambino e nell' altro l'anziano, ed ha gravemente danneggiato altre due abitazioni al primo piano, in una delle quali abitano gli altri due feriti. Decine di auto che erano parcheggiate in strada, nelle vicinanze dell' edificio, sono rimaste danneggiate, alcune distrutte, dall' esplosione. La palazzina è stata evacuata e sono in corso accertamenti per verificarne la stabilità.

«Avevamo chiamato ieri i tecnici dell'Amgas - racconta Salvatore Morese, che abita al quinto piano della palazzina rimasta coinvolta nell' esplosione - proprio perché sentivamo un forte odore di gas. Ho chiamato l' Amgas intorno alle 19,40. Ho aspettato e ho visto che non arrivava nessuno, ho richiamato e sono venuti. Mi hanno detto che non c' era nessun problema».

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