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Questo articolo è stato pubblicato il 05 giugno 2014 alle ore 20:44.
L'ultima modifica è del 05 giugno 2014 alle ore 20:49.

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«La correzione dei prezzi delle case in Italia ha iniziato a rallentare. Ci attendiamo che i prezzi delle case continuino a scendere ulteriormente, anche del 7%». Lo afferma Fitch in una nota, sottolineando che complessivamente il calo complessivo sarà del 20% dei prezzi, leggermente migliore del 22% precedentemente stimato.

«Le economie di Italia, Portogallo e Grecia hanno iniziato a migliorare. Prevediamo una timida crescita del Pil in tutti e tre i Paesi nel 2014 e nel 2015. I mercati immobiliari resteranno però deboli e riteniamo che ci sarà un'ulteriore correzione dei prezzi prima che si stabilizzino» afferma Fitch in un rapporto sui prezzi delle case nei paesi periferici dell'area euro.

«Il mercato portoghese si è stabilizzato ma resta fragile. Il mercato spagnolo raggiungerà il suo punto più basso all'inizio del 2015. I mercati italiano e greco, sui quali hanno pesato di più i problemi dell'economia che il boom immobiliare, si stanno ancora contraendo ma le economie dei due Paesi stanno iniziando a riprendersi e i mercati immobiliari seguiranno» la strada.

L'andamento dei prezzi delle case nei paesi periferici dell'area euro si contrappone a quello degli Stati Uniti: grazie all'aumento dei valori immobiliari, le famiglie americane hanno sperimentato nel primo trimestre un aumento della loro ricchezza dell'1,9% a 81.800 miliardi di dollari, un nuovo record storico. E oltre a essere più ricche sono anche meno indebitate: il livello di indebitamento è sceso infatti al 108% del reddito disponibile a fronte del picco del 135% nel 2007. Due fattori positivi che spingono gli analisti a prevede consumi maggiori nonostante l'elevato tasso di disoccupazione e salari che stanno solo ora iniziando a salire dopo essere stati inchiodati per anni.

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