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Questo articolo è stato pubblicato il 05 giugno 2014 alle ore 10:42.
L'ultima modifica è del 05 giugno 2014 alle ore 11:04.

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«In ogni parte del paese l'Arma ha costituito incrollabile baluardo a garanzia della libertà e della pacifica convivenza civile». Lo ha scritto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato al Comandante generale dell'Arma dei carabinieri, generale Leonardo Gallitelli, in occasione del bicentenario della fondazione. Il capo dello Stato ha sottolineato come nei 200 anni dalla sua fondazione, tra l'Arma e il popolo italiano si sia «sviluppata una speciale relazione di fiducia e di amicizia, alimentata dalla capillare e diffusa presenza delle stazioni, presidi di legalità e insieme luoghi di ascolto e di accoglienza».

Decisiva la lotta alla criminalità e alla delinquenza
«Un lungo e glorioso percorso - ha scritto Giorgio Napolitano - che si identifica con la storia d'Italia, dagli albori del Risorgimento alle battaglie per l'indipendenza e per l'unità, dalle tragedie dei due conflitti mondiali alla Guerra di Liberazione e alla nascita della Repubblica: straordinario è stato l'impegno a tutela dei valori fondanti della Nazione e, nei tempi a noi più vicini, in ferma difesa delle istituzioni democratiche dall'attacco del terrorismo. Decisiva è sempre stata la lotta senza quartiere alla pervasiva minaccia della criminalità organizzata e della delinquenza comune».

Apprezzamento anche al di fuori dei confini nazionali
Il capo dello Stato ha ricordato come i Carabinieri abbiano «costantemente meritato generale apprezzamento anche al di fuori dei confini nazionali per il determinante contributo alla sicurezza nelle aree di crisi, operando con dedizione, professionalità, efficacia al fianco dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica».

Un commosso pensiero ai caduti nell'adempimento del dovere
Il capo dello Stato ha salutato «la Bandiera, oggi decorata con le insegne di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia per rendere onore alle schiere di Carabinieri che hanno attraversato questi due secoli di storia e, primi fra tutti, a quanti sono caduti nell'adempimento del dovere. A loro rivolgo un commosso e riconoscente pensiero. In questa giornata di festa, a voi tutti, Carabinieri in servizio e in congedo, giungano l'affetto e la gratitudine del popolo italiano e il mio più fervido augurio».

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