Quasi quasi mi faccio un secondo lavoro. Come arrotondare uno stipendio che finisce troppo presto
Aprire uno shop online o creare una società di catering, reinventarsi come fotografo o come "marito in affitto"… Perché non c'è limite alla fantasia di chi vuole trovare un secondo lavoro e arrotondare, come fa il 48% degli italiani, uno stipendio che finisce sempre (troppo) presto
di Betta Andrioli
1. Secondo lavoro/Il terzo stipendio
Cresce sempre più l'arte di arrangiarsi sul lavoro, nella difficile fase economica che l'Italia continua ad attraversare. Accanto a quelli che un posto non lo trovano proprio – la disoccupazione nel nostro Paese ha raggiunto ormai quota 13,6%, secondo i dati Istat diffusi negli scorsi giorni – fioccano gli italiani che arrotondano lo stipendio inventandosi delle alternative.
Secondo una ricerca effettuata a livello europeo (diffusa dall'azienda Herbalife) il 48% degli occupati si è creato una strada alternativa per sbarcare il lunario (o almeno per tentare di migliorare un po' la propria situazione economica). Perché sempre più spesso in famiglia, nonostante lavorino tutti e due, moglie e marito, gli stipendi non bastano: ne occorre un terzo.
La creatività (italiana più che mai in questo caso) è sempre vincente: da un'idea originale o da una passione coltivata negli anni si può (si deve) prendere spunto, poi è tutta una questione di organizzarsi al meglio, e avere pazienza per superare le noiose barriere burocratiche che sono un passaggio obbligatorio per fare impresa nel nostro Paese.
Da tenere ben presente poi, che tempi e modi dei due lavori non devono mai entrare in collisione – né tanto meno in regime di concorrenza – perché per un dipendente svolgere il secondo lavoro durante l'orario di quello principale è sanzionabile fino ad arrivare al licenziamento per giusta causa.
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