Quasi quasi mi faccio un secondo lavoro. Come arrotondare uno stipendio che finisce troppo presto

Se siete abili fotografi, forse non lo immaginate ma avete tra le mani un business interessante. Con l'arrivo della tecnologia digitale, i costi (una volta alti, considerando pellicola e sviluppo su grandi quantità) si sono praticamente azzerati (eccezion fatta per l'attrezzatura iniziale) per chi fa questo mestiere che, lavorando nei weekend per i matrimoni, può fruttare dai 2.000 ai 6.000 euro in più al mese.

Anche se siete già esperti dell'obbiettivo, però, un costo specifico per il settore wedding è consigliabile: per imparare a gestire l'approccio con il soggetto (soprattutto una nervosissima sposa), la giusta tecnica fotografica e di post-produzione, l'attrezzatura da utilizzare per riuscire a raccontare l'emozione di un momento di vita unico (si spera, per gli sposi…).
Mai come in questo (secondo) lavoro un cliente tira l'altro: se le vostre immagini raccolte nel classico album di nozze – che non passa mai di moda e i cui costi di stampa vanno aggiunti, in base al numero delle foto scelte, al compenso pattuito – avranno fatto centro, amici e parenti chiederanno il numero di questo fotografo così bravo e, nel giro di poco, avrete tutti i week-end prenotati.
D'altronde gli italiani fanno scuola in questo settore: tra gli oltre 70mila fotografi emergenti che hanno partecipato ai Sony World Photography Award 2014, due connazionali, Ivan Pedretti e Andrea Menozzi, si sono piazzati nella rosa dei primi.
Da ricordare: nel caso il matrimonio sia fuori sede, in genere si richiede anche il rimborso per il vitto e l'alloggio; mentre è altamente consigliabile una partnership con una truccatrice professionista che diventi l'alter-ego della sposa durante il servizio fotografico.