Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 06 giugno 2014 alle ore 10:32.
L'ultima modifica è del 06 giugno 2014 alle ore 10:34.

My24

Nel 2013, il Pil ha segnato una dinamica diversificata a livello territoriale, con una calo meno marcato rispetto alla media nazionale (-1,9%) nel Nord-Ovest (-0,6%), dell'1,5% nel Nord-Est, in linea con il dato nazionale nel Centro (-1,8%) e molto più accentuata nel Mezzogiorno (-4%). Anche per l'occupazione (scesa dell'1,9% in totale) l'andamento territoriale rispecchia le dinamiche del valore aggiunto: nel Mezzogiorno la diminuzione più marcata (-4,5%) e nel Nord-Ovest la più contenuta (-0,3%), nel Nord-Est e Centro cali dell'1,6% e dell'1,2%. Maggiori disparità territoriali si registrano per l'occupazione del settore industriale, con un calo del 7,7% al Sud, al Centro -0,7%, a Nord-Est -3,5% e -2,9% nel Nord-Ovest. Lo comunica Istat.

Nord-Ovest le forti diminuzioni del valore aggiunto registrate nel settore primario (-3,1%) e nell'industria (-3,3%) sono state in buona parte controbilanciate dall'aumento dell'1,1% nei servizi. Nel Nord-Est la contrazione dell'attività economica è decisamente più accentuata nel settore dell'industria (-3,4%), meno marcata in quello terziario (-0,4%). L'agricoltura, in controtendenza, ha registrato un aumento del valore aggiunto del 4,7%.

Nel Centro la diminuzione del valore aggiunto ha avuto intensità simili nei tre settori: -1,2% nel settore primario, -1,4% nell'industria e -1,5% nel terziario. Risultati particolarmente negativi si registrano nel Mezzogiorno sia per l'industria che per i servizi, con cadute del valore aggiunto rispettivamente dell'8,3% e del 3,1%. L'agricoltura ha segnato un calo moderato, pari allo 0,3%, secondo i dati Istat.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi