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Questo articolo è stato pubblicato il 09 giugno 2014 alle ore 17:00.
L'ultima modifica è del 09 giugno 2014 alle ore 17:25.

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«La mia costante relazione con lo Stato d'Israele e il popolo ebraico, la mia determinazione a combattere l'antisemitismo e gli attacchi contro Israele sono parte integrante del mio impegno antifascista». Così Napolitano ha ringraziato Shimon Peres al Quirinale per la medaglia presidenziale israeliana che il presidente israeliano gli ha consegnato, "The Presidential Award of Distinction", la più alta onorificenza civile del suo Paese, per la prima volta consegnata al di fuori del territorio israeliano. «La pace è parte del Suo retaggio, e oggi noi dobbiamo dire con convinzione: è giunto il tempo della pace», ha detto Giorgio Napolitano al presidente israeliano Shimon Peres.

Peres: Israele tende la mano ai palestinesi
«Israele tende la sua mano per la pace ai palestinesi, nostri vicini», ha dichiarato Shimon Peres a Giorgio Napolitano, secondo una nota diffusa dalla presidenza israeliana. «Dobbiamo trovare una soluzione concordata e accettata da entrambe le parti», ha aggiunto Peres, sottolineando peraltro che «bisogna superare il terrorismo di Hamas, Hezbollah e Iran» per "migliorare la situazione per tutti i popoli della regione. Io ho potuto sperimentare sia la guerra sia la pace: tutti hanno il diritto di vivere in pace».

Presenti anche Gattegna e Pacifici
Oltre a un'ampia delegazione che ha accompagnato il presidente Peres, e al ministro degli Affari esteri, Federica Mogherini, erano presenti il presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna e il presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici.

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