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Questo articolo è stato pubblicato il 09 giugno 2014 alle ore 16:44.
L'ultima modifica è del 09 giugno 2014 alle ore 17:48.

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Il presidente di Confartigianato Vicenza, Agostino Bonomo (a sinistra), e il ministro del Commercio estero e Turismo del Perù, Magali SilvaIl presidente di Confartigianato Vicenza, Agostino Bonomo (a sinistra), e il ministro del Commercio estero e Turismo del Perù, Magali Silva

Cooperazione e interscambio. Grandi distanze sì, ma anche straordinarie opportunità di collaborazione tra Italia e Perù nell'ambito dell'artigianato. I settori interessati sono quello dell' oreficeria, della ceramica e del vetro.
Il presidente di Confartigianato Vicenza, Agostino Bonomo, e il ministro del Commercio estero e Turismo del Perù, Magali Silva, hanno gettato le basi per uno scambio economico e commerciale tra la provincia vicentina e il Paese andino. Il know-how artigianale è il punto di contatto di quest'intesa tra un'area, quella veneta, con una specializzazione artigianale di grande valore e quella peruviana, altrettanto foriera di saperi artigianali. Vicenza, va ricordato, è la terza provincia italiana per capacità di export, dopo Torino e Milano.

L'accordo prevede, tra l'altro, l'ideazione e la strutturazione di percorsi formativi e scambio di buone pratiche e competenze. L'ambito dei finanziamenti per borse di studio potrà essere trovato all'interno del Trattato di Libero Commercio siglato tra l'Unione Europea e il Perù che prevede fondi specifici per le PMI, l'assistenza tecnica e l'interscambio economico-culturale.
Il contesto per questo scambio di expertise è il Centro formativo internazionale di Villa Fabris, a Thiene, presieduto da Christian Malinverni, specializzato nella salvaguardia dei patrimoni culturali.

L'idea è quella di uno scambio: giovani peruviani si formerebbero in Italia e i maestri artigiani italiani andrebbero in Perù, Paese nel quale operano 250mila artigiani, uno dei principali Paesi in cui l'industria dell'oro riveste una notevole importanza. Ecco perché su questa basi si possono costituire nuove imprese artigiane capaci di trovare spazi di mercato.
L'accordo con Confartigianato Vicenza – ha dichiarato il ministro Magali Silva – sarà una grande opportunità per valorizzare un'alleanza strategica per lo scambio di tecnologia e conoscenze professionali. Il Perù riceve, attraverso i prodotti delle imprese vicentine, un importante contributo nel trasferimento tecnologico, in particolare per macchinari e attrezzature: crediamo che anche settori, il tessile, l'alimentare, il turismo culturale possano costituire un'ulteriore area di sviluppo .

In Perù ci sono circa 250.000 artigiani – ha dichiarato la ministra peruviana -, pertanto sono evidenti gli ampi margini di collaborazione nella formazione delle maestranze. L'Italia è un partner importante per l'elevata qualità negli standard dei prodotti finiti e l'esperienza di Villa Fabris e il suo know-how possono essere di grande importanza. Auspico quindi uno scambio a livello di artigiani e giovani peruviani che si formino in Italia e di imprenditori italiani che si rechino in Perù per conoscere tecniche di lavorazione complementari".

Il Perù, secondo un report di Confartigianato Vicenza, è una realtà territoriale di particolare interesse anche perché, con il Trattato di Libero commercio sottoscritto con l'Unione europea nel 2013, di fatto ha cancellato i dazi doganali, aumentando la capacità dell'interscambio commerciale. Già nel 2013 Vicenza risultava la seconda provincia italiana (dietro a Milano) per le esportazioni manifatturiere verso il Perù, per un valore complessivo di 35milioni di euro.
Il Perù, va ricordato, è una delle economie più dinamiche dell'America Latina. Il Pil, dal 2003 a oggi, è cresciuto dell'89%, ben superiore alla media dei Paesi latinoamericani, cresciuti del 49,9 per cento.

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