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Questo articolo è stato pubblicato il 11 giugno 2014 alle ore 07:22.
L'ultima modifica è del 11 giugno 2014 alle ore 10:10.

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Si fa presto a dire competizione sociali, merito o giustizia sociale: le piramidi sociali, viste dal punto di vista economico, possono essere molto diverse tra loro, sia per quanto riguarda la concentrazione del patrimonio dei singoli che per il reddito degli individui. E spesso sono le esigenze di cassa degli Stati – per garantire il Welfare e/o per sostenere il debito pubblico – a determinare le scelte di politica economica dei governi.

Reddito, patrimoni, imposizione fiscale: quando si invoca una maggiore giustizia sociale o una società che offre occasioni di crescita spesso si fa confusione. Anche nelle dichiarazioni di politici o sindacalisti. E non da ora: al tema della distribuzione sociale di redditi e patrimoni si era dedicato nel 1930 J.M.Keynes nel suo «Prospettive per i nostri nipoti», in cui vaticinava che se un operaio avesse guadagnato otto volte il suo reddito – ossia quanto ammontava il reddito di un professionista di successo – avrebbe lavorato poche ore al giorno. Più di recente l'economista francese Thomas Piketty, nel suo lavoro oggetto di polemiche e discussioni, ha messo a confronto i temi reddito/patrimoni, indicando nella maggiore redditività delle ricchezze sui redditi una fonte pericolosa di disuguaglianze sociali.

In Italia, secondo i dati di Banca d'Italia e relativi al 2012, un decimo della popolazione possiede il 46,6% della ricchezza nazionale (era il 45,7% nel 2010). Giusto o sbagliato che sia, è un dato di fatto: magari diverso dal mondo che abbiamo in mente – dei nostri sogni o delle nostre utopie - ma è così. La nostra visione del mondo viene messa alla prova quando siamo chiamati a pronunciarci sul modello di Fisco che vorremmo attuato: più pesante sul reddito, ossia sul lavoro, oppure sui patrimoni (reddito meno consumi), soprattutto immobiliari? Tema caldissimo, basti ricordare alle speranze e alle polemiche sull'abolizione dell'Ici prima e dell'Imu sulla prima casa poi. Temi che animano il dibattito di economisti ma non solo: riguardano tutti noi, in qualità di cittadini, contribuenti, risparmiatori. Per richiamare la concretezza di questi temi abbiamo pensato di mettere alla prova i nostri lettori, invitandovi a rispondere a questo breve test e mettere in evidenza che tipo di politica economica vorremmo perseguire: se ciascuno di noi fosse Ministro dell'Economia.

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