Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 10 giugno 2014 alle ore 16:37.

My24

I pm di Milano Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio hanno formulato parere negativo alle istanze di scarcerazione presentate al gip dalle difese dell'ex manager Expo Angelo Paris e dell'imprenditore vicentino Enrico Maltauro, arrestati più di un mese fa nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta «cupola degli appalti». A quanto si apprende ci sono ancora aspetti da chiarire e alcune loro risposte non hanno convinti. Il gip di Milano Fabio Antezza dovrebbe pronunciarsi sulle istanze delle difese tra oggi e domani.

Da quanto si è saputo, gli inquirenti hanno detto no alla scarcerazione dei due arrestati - i quali, tra l'altro, hanno reso proprio davanti ai pm ampie confessioni e fornito riscontri all'ipotesi accusatoria - perché ci sono ancora aspetti da chiarire e alcune loro risposte non li hanno convinti. Per Maltauro, difeso dai legali Giovanni Maria Dedola e Paolo Grasso, così come per Paris, assistito da Luca Troyer e Luca Ponzoni, non sono venute meno, dunque, secondo i pm, le esigenze cautelari. In particolare, da quanto si è saputo, Paris, a detta dei pm, non avrebbe fornito una ricostruzione lineare sulla presunta turbativa d'asta per l'appalto Expo relativo alle 'architetture di servizì. Per quanto riguarda Maltauro, invece, i pm hanno ancora la necessità di sentire a verbale altre persone e concludere così un altro giro di interrogatori.

Nel frattempo i lavori già assegnati vanno avanti.L'impresa di costruzioni Giuseppe Maltauro continuerà a portare avanti quello che aveva iniziato anche se, dopo la bufera per l'inchiesta giudiziaria della Procura di Milano che ha portato fra gli altri all'arresto di Enrico Maltauro, da più parti era arrivata la richiesta di revocare i due appalti che aveva vinto. Lo ha comunicato la società Expo Spa, dopo un'istruttoria e dopo la riunione che si è tenuta in prefettura lo scorso 3 giugno: «Non sono stati rilevati elementi sufficienti a motivare la risoluzione dei contratti», ha fatto sapere. I contratti aggiudicati dalla Maltauro sono il progetto delle vie d'acqua, per un importo di 160 milioni, e per le architetture di servizi, per altri 67 milioni. La Maltauro avrebbe potuto essere sospesa per non compromettere l'immagine dell'esposizione universale, ma essendo a capo di un'Ati, altre imprese più piccole si sarebbero trovate a pagare colpe non commesse. Inoltre la questione dei tempi ha reso impossibile bandire un'altra gara o far subentrare in modo rapido la seconda classificata, riuscendo a evitare allungamenti del cronoprogramma.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi