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Questo articolo è stato pubblicato il 11 giugno 2014 alle ore 21:53.

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Vacanze gratis in Sardegna, feste in barca con i vip, case al mare e in montagna per un valore quasi di un milione: era una vita dorata quella che conduceva il colonnello della Guardia di Finanza Fabio Massimo Mendella, arrestato oggi con le accuse di concussione per induzione e rivelazione di segreto. Erano i fratelli Pizzicato, come loro stessi hanno raccontato ai pm, a garantirgli un tenore di vita elevatissimo tra il 2005 e il 2012. Nel 2007, per esempio, l'ufficiale, la fidanzata e il commercialista Pietro Luigi De Riu, arrestato assieme a Mendella, trascorsero una settimana in un residence di Porto Rotondo a spese dei Pizzicato, che pagarono anche la cena tutte le sere.

L'anno precedente, a Capri, sempre in estate, Fabio Massimo Mendella e Giovanni Pizzicato, a bordo di un gommone, avevano raggiunto la barca dell'imprenditore Paolo Graziano, dove quest'ultimo festeggiava il compleanno assieme ai calciatori Ciro Ferrara e Paolo Cannavaro, e si erano uniti a loro. Graziano e i due ex calciatori sono del tutto estranei all'inchiesta. La circostanza, riscontrata grazie alla testimonianza di Graziano, viene citata dal gip quale prova dell'attendibilità delle dichiarazioni di Pizzicato.

Mendella amava inoltre le discoteche, tra cui "La mela" e "Chez moi", molto note a Napoli, gestite dai fratelli Pizzicato; alcuni degli incontri, soprattutto nella fase iniziale, sono avvenuti infatti proprio in questi locali. Dalle indagini della Digos è emerso che proprio nel periodo in cui i Pizzicato gli versavano appannaggi mensili proporzionati ai volumi di affari delle loro aziende, l'ufficiale della Guardia di Finanza acquistava case a Roma, al mare e in montagna, intestandole a sé o ai propri genitori. Facendo un calcolo approssimato per difetto, il valore degli immobili supera i 90mila euro.

I due imprenditori hanno spiegato di avere sborsato tanto denaro poiché, tramite De Riu, Mendella aveva assicurato che avrebbe evitato problemi alle loro aziende, le quali, a suo dire erano "a rischio di verifiche". Per lo stesso motivo, gli imprenditori avevano accettato di spostare da Napoli a Roma la sede della società Gotha, sulla quale Mendella avviò immediatamente una verifica fiscale con una procedura che il giudice considera anomala e sospetta. Il denaro consegnato all'ufficiale tramite De Riu è stato prelevato per anni da conti italiani e nascosto in scatole di telefoni cellulari; successivamente, tuttavia, i Pizzicato si sono serviti anche di conti aperti in Lituania e Bulgaria.

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