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Questo articolo è stato pubblicato il 12 giugno 2014 alle ore 15:27.
L'ultima modifica è del 12 giugno 2014 alle ore 19:40.

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«Mai immaginato i 100 chilometri, mai presi in considerazione, non immaginiamo di stravolgere la vita delle famiglie, ma la mobilità è necessaria per evitare esuberi e rispettare i lavoratori». È quanto avrebbe affermato il ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia, secondo quanto riferito da fonti sindacali.

Intanto secondo le anticipazioni della bozza del ddl di riforma in circolazione in queste ore (un testo "Repubblica semplice" composto da 13 articoli che affida 8 deleghe al Governo), arriva il tetto massimo per i bonus dei dirigenti pubblici, fissato al 15% dello stipendio. Nella bozza si prevede che «la retribuzione di risultato» sia collegata a obiettivi fissati per l'intera amministrazione sia al singolo dirigente, oltre che all'andamento del Pil.

Bozza ddl: arrivano telelavoro e voucher babysitter
Tra le linee guida della bozza , per conciliare vita e lavoro, arrivano anche telelavoro e sperimentazione di forme di co-working (condivisione uffici) e smart-working (orari elastici e tecnologie digitali). Ma anche voucher per baby-sitter, puericultrici, badanti specializzate e convenzioni con asili nido.

Nei 5 anni antecedenti al collocamento in riposo è possibile fare domanda di part time al 50% per il personale della Pa non dirigente. La pensione viene calcolata come se il rapporto fosse proseguito full time.

Taglio spese almeno 1% prossimi 5 anni
Arriva la «riduzione delle spese complessive di ciascuna amministrazione, per i primi cinque anni» per un importo «non inferiore all'un per cento della spesa sostenuta nell'anno 2013».

Revoca dirigenti se obiettivi non raggiunti
La durata degli incarichi dei dirigenti di tre anni potrà essere rinnovata «previa partecipazione alla procedura di avviso pubblico». Mentre potrà esserci la revoca «anche in relazione al mancato raggiungimento degli obiettivi». Lo prevede la bozza del ddl di riforma Pa, in cui si indica anche «l'equilibrio di genere nel conferimento degli incarichi». Per i dirigenti privi di incarico si prevede il «successivo licenziamento dopo un periodo definito».

Entro sei mesi decreti riordino
Entro 6 mesi dall'entrata in vigore della legge delega sulla riforma della Pa il governo dovrà emanare uno o più decreti legislativi per il riordino di uffici centrali e periferici di ministeri e di enti pubblici non economici. La bozza del ddl indica i criteri, tra cui: riduzione degli uffici destinati ad attività strumentali e di diretta collaborazione del ministro; rafforzamento di quelli che erogano prestazioni a cittadini e imprese; «istituzione di prefetture regionali-uffici regionali del governo».

Assorbimento forestale e penitenziaria in polizia
Riordino dei corpi di Polizia, con assorbimento del Corpo Forestale dello Stato e della polizia Penitenziaria negli altri corpi. E' uno dei criteri indicati nella bozza del ddl di riforma della Pa.

Ruolo unico dirigenti presso presidenza consiglio
Per l'inquadramento dei dirigenti della Pa verrà istituito un «ruolo unico interministeriale dei dirigenti presso la Presidenza del Consiglio dei ministri». E' quanto prevede la bozza per la riforma.

La riforma della Pa che sarà presentata domani in Consiglio dei ministri non prevede prepensionamenti ed esuberi ma contemplerà la mobilità obbligatoria senza però alcun riferimento ai 100 km distanza. Lo ha riferito Michele Gentile responsabile funzione pubblica Cgil, precisando che il ministro Madia ha smentito quanto pubblicato sui giornali ma non ha chiarito i limiti della mobilità dei dipendenti pubblici. «Non faremo né tagli lineari né esuberi e voi dovreste stare con il governo per il cambiamento, é una grande e importante inversione di tendenza» avrebbe spiegato il ministro secondo quanto riferito da fonti presenti all'incontro .

Il ministro ha chiesto ai sindacati di esprimere una valutazione su 45 punti indicati per riformare l'amministrazione pubblica ma non é entrata nel merito delle questioni, rimandando tutto al consiglio dei ministri di domani che esamineràil decreto e ddl delega. Lo ha riferito il segretario confederale Uil Antonio Foccillo, precisando che anche sul rinnovo contrattuale il ministro ha fatto riferimento solo al quarantacinquesimo punto del documento già noto. «È tutto di là da venire - ha dichiarato Foccillo al termine dell'incontro - vedremo domani se il decreto sarà penalizzante per i lavoratori e decideremo cosa fare»

Riduzione permessi sindacali è risposta a domanda dei cittadini
Sulla riduzione di permessi e distacchi sindacali, che rientrerebbe nella riforma della Pa, «non c'è alcun intento punitivo» avrebbe detto il ministro nel suo intervento all'incontro con i sindacati, secondo quanto riportato da fonti presenti. L'intervento, avrebbe spiegato Madia, rappresenta invece «una risposta a una domanda arrivata dai cittadini».

Dirgenti? pensiamo a mercato e competizione
Sui dirigenti «pensiamo di creare un mercato con meccanismi di competizione» ha detto il ministro all'incontro con i sindacati, parlando della riforma, secondo quanto si apprende da fonti sindacali. «L'organicità del progetto di riforma - continua - si nota ed è molto chiaro; non soffermiamoci sul veicolo normativo ma sul progetto organico di riforma, al di là del decreto o della delega: c'é un profondo cambiamento».

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