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Questo articolo è stato pubblicato il 16 giugno 2014 alle ore 19:04.

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«Idee e programmi prima delle nomine», ripete continuamente il Premier Matteo Renzi quando si parla del futuro della Commissione europea. Ora che si scaldano i motori anche per il semestre italiano, fonti interne alla presidenza italiana confermano che l'Italia pone al centro programmi e politiche e solo in un secondo momento si penserà alle nomine, ma questo non significa che al nostro Paese non interessino le cariche. Priorità della presidenza italiana saranno la crescita economica e la ricerca di misure concrete contro la disoccupazione.

L'energia e l'immigrazione sono altri temi bollenti. Per quanto riguarda l'energia si cerca un accordo tra i Paesi per la sicurezza e l'efficienza energetica, l'interesse non è solo quello di trovare delle risorse ma anche delle regole.

Mentre sul fronte dell'immigrazione tanti sono gli impegni, sempre secondo fonti della presidenza italiana, che devono essere ancora presi: si devono riconsiderare le priorità, lavorare sui confini esterni all'Ue, perché la pressione ai confini da parte dei paesi africani e del Medio Oriente, continuerà anche nei prossimi mesi. Si deve lavorare sullo strumento Frontex, l'agenzia Ue per la sorveglianza alle frontiere esterne dell'Unione, in particolare sugli aspetti che riguardano i diritti umani. Le richieste d'asilo devono prendere avvio prima che le persone inizino la lunga traversata verso i nostri confini. Inoltre fondamentali devono essere la cooperazione con Paesi terzi, Ong e Nazioni Unite e tutti gli strumenti di cooperazione possibili con i paesi di origine dei migranti. Ma, secondo fonti della presidenza italiana, Mare Nostrum è un sistema di emergenza e come tutti i sistemi di emergenza non può rappresentare la normalità. La presidenza e le cariche della Commissione Ue saranno pronte per l'avvio del semestre di presidenza italiana o si avrà una situazione di stallo? Si sta lavorando a diverse opzioni e i Paesi riusciranno a convergere su una agenda comune e dunque a partire in tempo con una strategia di azione da parte della futura Commissione, rassicurano dall'interno della presidenza.

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