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Questo articolo è stato pubblicato il 16 giugno 2014 alle ore 10:24.
L'ultima modifica è del 16 giugno 2014 alle ore 15:44.

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(Reuters)(Reuters)

BRUXELLES - È fallito l'ultimo tentativo di mediazione della Commissione europea nella diatriba del gas che oppone l'Ucraina alla Russia. Nuove trattative si sono svolte durante la notte, senza successo tanto che ormai l‘interruzione delle forniture di gas da parte russa è una concreta possibilità. La settimana scorsa Mosca aveva minacciato il blocco da questa mattina, in caso di mancata intesa.

Alle 10 del mattino di oggi (orario di Mosca), «nel pieno rispetto del contratto vigente tra le parti», Gazprom è passato alla modalità di pagamento anticipato con Naftogaz Ukraine, per il rifornimento del gas, ha spiegato la società russa in un comunicato. La decisione, ha aggiunto Gazprom, è dipesa dalla morosità cronica di Naftogaz Ukraine. Da oggi, l'azienda ucraina riceverà quindi solo la quantità di gas per cui avrà pagato.

Da Bruxelles, la Commissione europea ha spiegato stamani che per ora non ci sono state ripercussioni sulle forniture di gas ai Ventotto. «I flussi di gas verso l'Ue sono normali», ha detto la portavoce Sabine Berger che ha fatto notare come le riserve ucraine avrebbero in questo momento 13,5 miliardi di metri cubi di gas. La signora Berger ha poi spiegato che rispetto al 2009, quando ci furono interruzioni di forniture, l'Unione Europea è meglio preparata.

Nelle ultime ore, il commissario all'Energia Guenter Oettinger ha proposto alle parti un compromesso che prevede da un lato il pagamento immediato di una parte del debito ucraino nei confronti di Gazprom (un miliardo di dollari su un totale di 1,9 miliardi) con il resto rimborsato nel giro di sei mesi; dall'altro un doppio prezzo del gas. In inverno il prezzo sarebbe di 385 dollari per ogni mille metri cubi; in estate di 300 dollari.
L'Ucraina ha accettato il compromesso comunitario; mentre la Russia lo ha finora respinto. Mosca chiede il rimborso pieno e immediato del debito e vuole imporre un prezzo di 385 dollari tutto l'anno. «La Commissione è ancora convinta che una soluzione sia possibile, e questo sarebbe nell'interesse di tutte le parti coinvolte», ha detto l'esecutivo comunitario in una dichiarazione da Bruxelles trasmessa alla stampa alle 2:40 del mattino.

Da tempo ormai, l'Ucraina sta cercando di modificare una intesa del 2009 che stabilisce un prezzo del gas di 485 dollari ogni mille metri cubi. Attualmente il prezzo medio di mercato in Europa è di 387 dollari. Il governo ucraino punta a un prezzo di 280 dollari, in vigore prima della crisi ucraina. La Russia invece vorrebbe imporre il prezzo di mercato. Ecco perché Gazprom ha rifiutato l'ultimo compromesso presentato da Oettinger.
Il braccio di ferro negoziale tra i due paesi - che potrebbe seriamente ridurre anche le forniture di gas russo all'Unione Europea - giunge mentre domenica separatisti prorussi hanno colpito un aereo delle forze armate ucraine nella parte orientale del paese provocando 49 morti. La vicenda ha riaccutizzato le già gravi tensioni tra Kiev e Mosca, e scatenato le critiche della comunità internazionale.

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