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Questo articolo è stato pubblicato il 17 giugno 2014 alle ore 17:49.
L'ultima modifica è del 17 giugno 2014 alle ore 18:13.

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Un «grande riconoscimento» all'Italia per gli sforzi fatti assieme «all'incoraggiamento» ad andare avanti sul percorso delle riforme strutturali. Questo, secondo il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, il quadro che emerge dalla dichiarazione finale degli ispettori del Fondo monetario internazionale, al termine della missione in Italia.«I voti non saranno pieni, ma sono buoni» ha chiarito il ministro valutando così le analisi degli economisti di Washington sullo stato di salute del Paese.

Ha poi ribadito che «si intravedono segnali importanti di ripresa, si rafforzeranno in futuro»sottolineando che il Fondo monetario «riconosce il ruolo fondamentale che le riforme avviate dal Governo Renzi hanno nel riportare la crescita su un sentiero di crescita più robusto» ha detto il ministro . Dal Fondo aggiunge il ministro c'è stato «un lavoro accurato, approfondito e utile».

Il titolare del dicastero dell'Economia durante la conferenza stampa con i responsabili della missione in Italia del Fondo (nell'ambito della ricognizione sul Paese prevista dall'articolo 4 dello statuto) ha assicurato che «continuiamo il consolidamento» per «favorire la riduzione del rapporto debito/pil», necessità di cui «siamo coscienti». «Condividiamo con il Fondo monetario internazionale la raccomandazione di continuare nel consolidamento fiscale e di favorire, per quanto possibile, la discesa del debito rispetto al Pil, cosa di cui siamo ben coscienti» ha sottolineato il ministro. Il Governo, ha poi assicurato, sulle privatizzazioni «va avanti come descritto nel Def: è e resta un piano importante e ambizioso».

Sul tappeto anche le misure prese dalla Bce per favorire il credito e quelle del Governo per le imprese: «sono molto importanti e agiscono dal lato della maggiore propensione delle banche a concerdere credito. Le misure varate dal governo facilitano dall'altro lato, cioé l'accesso al credito da parte delle imprese e di conseguenza mi aspetto che ci sarà più credito e più investimenti».

Nel rapporto conclusivo c'è la raccomandazione del Fondo per salari differenziati nella Pubblica amministrazione. «È una vecchia raccomandazione del Fondo» commenta il ministro, secondo cui «è demodè utilizzare il termine gabbie salariali; il tema va visto con gli occhiali di oggi». Il Governo si è mosso per riformare la Pa commenta il ministro, ricordando che la riforma prevede anche di «premiare i dipendenti pubblici» meritevoli.

Rispondendo poi a una domanda sul riconoscimento dell'azione di contrasto del Governo da parte del Fondo Monetario ha spiegato: Il Governo Renzi «è determinato nel proseguire la lotta alla corruzione» e le recenti misure per rafforzare i poteri del commissario Raffaele Cantone e dell'Anac «non saranno le ultime». «Ringrazio il Fondo per il riconoscimento» del lavoro fatto, aggiunge il ministro. Nelle conclusioni della missione il Fondo scrive che le misure per maggiori poteri all'Anac «sono apprezzate».

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