A 50 anni senza lavoro, ecco come ricominciare (e farsi assumere dopo una «revisione»)
Capelli brizzolati e rughette intorno agli occhi, formatesi non a forza di ridere, ma per la preoccupazione di come arrivare a fine mese. Ma una scappatoia c'è, rimettersi sul mercato dopo una bella «revisione»
di Betta Andrioli
3. Ricominciare a 50 anni/Senior contro junior?

Tra i punti più delicati innescati dalla crisi c'è il conflitto – latente, ma neppure troppo… – fra le generazioni (di disoccupati) che sul mercato del lavoro, secondo il rapporto del Censis, sembrano contendersi i pochi, pochissimi posti disponibili, quando invece non è così. Junior e Senior sono due tipologie di professionisti molto diverse per caratteristiche, esperienze e valore che possono apportare all'azienda e al gruppo di lavoro. Devono avere (hanno) target molto differenti, anche in un periodo difficile come quello che l'Italia sta vivendo da qualche anno a questa parte.
«Sarebbe assurdo che giovani e adulti si mettessero a competere per le medesime posizioni. I senior hanno senz'altro maggiore esperienza, spesso anche in ruoli e contesti differenti, quindi conoscono più tipologie di mercato, di clienti/fornitori e sanno affrontare questioni più complesse – continua l'esperta –. Inoltre dovrebbero avere una rete di contatti professionali e sociali più ampia, un vero e proprio "bagaglio" (utilissimo) che si portano dietro, anche se questo dipende da quanto l'hanno coltivata negli anni precedenti.» È sbagliato, quindi, chiedersi che cosa hanno in più o in meno i 50enni rispetto ai neolaureati? Meglio concentrarsi, quando si affronta per esempio un colloquio di lavoro, su cosa si ha in più rispetto agli altri candidati, al di là di qualsiasi età essi abbiano:
quando si capisce che cosa ci distingue, troviamo i nostri veri punti di forza per essere competitivi e quindi appetibili per l'azienda che sta facendo la ricerca del personale.
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